Previdenza

Riscatto in cassa pensioni: cosa deve sapere

Con i versamenti volontari in cassa pensioni è possibile ridimensionare le imposte e migliorare la previdenza di vecchiaia. Se può permettersi versare un importo superiore al dovuto, dovrebbe valutare la possibilità di un riscatto. 

Mattia Aspesi
Esperto in previdenza
Pubblicato in data
14 Settembre 2023

Cos’è un riscatto in cassa pensioni?

Ogni mese, il suo datore di lavoro deduce dal suo salario i contributi di cassa pensioni. Lei può scegliere arbitrariamente di versarne di più, al fine di colmare una eventuale lacuna contributiva. E poiché il reddito, di norma, aumenta nel corso della vita professionale, quasi tutti gli affiliati a una cassa pensioni presentano lacune professionali.

Ecco un esempio per capire meglio il concetto: faccia conto che lei guadagna oggi 100'000 franchi all’anno. Facendo riferimento a questo salario e agli attuali contributi di risparmio, la cassa pensioni calcola a quanto ammonterebbe il suo avere di vecchiaia se avesse percepito sempre lo stesso stipendio a partire dal suo 25° anno di vita – questo è l’avere di vecchiaia regolamentare. Il suo avere effettivo è tuttavia inferiore perché, molto probabilmente, prima guadagnava meno e versava giustamente meno contributi. La differenza è il suo potenziale di riscatto. 

Le lacune contributive possono sorgere anche dopo un lungo periodo di pausa lavorativa – dedicata a un corso di perfezionamento professionale, ai figli, a un soggiorno all’estero – o a seguito di divorzio. Se, cambiando posto di lavoro, il capitale erogato dalla cassa pensioni del vecchio datore di lavoro è inferiore a quello necessario a coprire le prestazioni regolamentari del nuovo datore di lavoro, può riscattare presso la nuova cassa pensioni le prestazioni per intero. Di contro, il suo potenziale di riscatto si ridimensiona quando guadagna meno – quando, ad esempio, riduce il suo grado occupazionale.

Perché i riscatti sono appetibili?

I riscatti volontari migliorano sostanzialmente le sue prestazioni di vecchiaia e, a seconda della cassa pensioni, anche quelle in caso di invalidità o decesso. Il vantaggio più immediato e tangibile è certamente di natura fiscale: come i versamenti nel terzo pilastro, anche i riscatti in cassa pensioni possono essere dedotti dal reddito imponibile. Inoltre, l’avere non è tassato come sostanza e i proventi da interesse non rientrano nel reddito imponibile.

Scheda informativa

Il riscatto nella cassa pensioni

Meccanismo e vantaggi dei versamenti volontari in cassa pensioni in sintesi. 

Le imposte vanno pagare solo alla riscossione del capitale. I rispettivi prelievi vengono tassati separatamente da altre entrate e a un’aliquota fiscale più bassa – la cosiddetta imposta sul versamento di capitale. È generalmente inferiore al risparmio fiscale che si persegue con un riscatto. Non esiste invece un’aliquota preferenziale per i prelievi in forma di rendita, tassati come reddito alla normale tariffa.

Quanto posso versare?

La maggior parte delle casse pensioni notifica l’importo massimo di riscatto consentito nel certificato di previdenza. Questo documento viene inviato ai loro assicurati ogni anno. L’importo viene calcolato dalla cassa pensioni sulla base degli averi disponibili. La cassa pensioni non può tuttavia sapere se lei, ad esempio, ha ancora averi depositati su un conto di libero passaggio o se in passato ha lavorato in proprio – il che assottiglierebbe il potenziale di riscatto. E chi ha già riscosso parte dell’avere per, ad esempio, comprare casa, può solitamente dedurre dalle imposte l’importo aggiuntivo versato solo se il prelievo anticipato effettuati in precedenza è stato nuovamente versato.

Se vuole essere sicuro che le autorità fiscali riconoscano i suoi versamenti volontari come deducibili, dovrebbe far calcolare il suo potenziale di riscatto dalla cassa pensioni.

Cosa bisogna considerare prima di eseguire un riscatto?

Il secondo pilastro è fondamentale per la previdenza di vecchiaia. Generalmente si riscuote tale denaro solo al momento del pensionamento. Solo in base a determinate condizioni può prelevare i suoi averi già prima, come forma di finanziamento se vuole, ad esempio, comprare casa, mettersi in proprio o lasciare definitivamente la Svizzera. Un prelievo anticipato è inoltre possibile solo se il coniuge è d’accordo.

Se ha intenzione di riscuotere il denaro accumulato in cassa pensioni come capitale, in parte o per intero, non dovrebbe effettuare più alcun riscatto nei tre anni precedenti la riscossione. In caso contrario, è necessario reintegrare le imposte risparmiate proprio in virtù del riscatto. Optando per la rendita, non vi è nessun limite temporale (periodo di blocco). 

Verifichi cosa succede con i contributi versati se lei muore prima di averli riscossi. Se non lascia nessuno che abbia diritto a una rendita per i superstiti, l’intero avere di vecchiaia resta, a seconda dei casi, alla cassa pensioni. Ovviamente i coniugi e, solo presso alcune casse pensioni e a determinate condizioni, partner conviventi hanno diritto a una rendita per superstiti. Attenzione: nonostante il riscatto, solitamente la rendita può non aumentare, in quanto il rispettivo importo corrisponde a un’aliquota percentuale fissa del salario assicurato.

S’informi sulla situazione finanziaria della sua cassa pensioni. Vale la pena puntare sui riscatti solo se il grado di copertura della cassa pensioni è pari o superiore al 100 percento. Infatti, in caso di copertura insufficiente, la cassa pensioni potrebbe essere costretta a ridurre tutti gli averi a risparmio dell’importo corrispondente alla copertura insufficiente – anche il denaro versato in forma di riscatti volontari ne sarebbe interessato.

Come incrementare il potenziale di riscatto?

I riscatti in cassa pensioni convengono particolarmente a imprenditori e dipendenti con salari elevati. Molti hanno già esaurito il loro potenziale di riscatto – eppure verserebbero volentieri più contributi in cassa pensioni. Questo diventa possibile se l’impresa ottimizza i piani di previdenza vigenti e sfrutta il margine consentito dalla legge nel secondo pilastro. Nella maggior parte dei piani previdenziali, infatti, i premi di risparmio annui sono nettamente inferiori al 25 percento – già autorizzato dalla legge. Inoltre, spesso non viene assicurato il salario integrale ma solo una parte.

Se contributi di risparmio e salario assicurato aumentano, cresce pure il potenziale di riscatto degli assicurati – solitamente di molte centinaia di migliaia di franchi. Idealmente tali ottimizzazioni vengono attuate con un  piano 1e, che consente agli assicurati di definire autonomamente la strategia d’investimento. Il potenziale di riscatto può essere ulteriormente incrementato se il regolamento di cassa pensioni viene adeguato in modo tale da rendere possibili anche i riscatti per un pensionamento anticipato.

L’incremento del potenziale di risparmio aiuta gli imprenditori a risparmiare significativamente sulle imposte in vista della vendita o della trasmissione dell’impresa a un successore. Questo perché con i riscatti in cassa pensioni possono trasferire in modo fiscalmente agevolato il denaro dell’azienda nel loro patrimonio privato.

Come posso ottimizzare il mio rendimento?

Una intera serie di fattori influisce sul rendimento di un riscatto, come ad esempio l’entità del potenziale di risparmio, la remunerazione del denaro e le tempistiche e la forma della riscossione degli averi. Generalmente si può affermare che il rendimento più elevato lo si ottiene negli anni precedenti il pensionamento. Questo perché, generalmente, si guadagna di più e si pagano più tasse e anche perché il denaro viene nuovamente riscosso entro tempi brevi. Infine: il rendimento è solitamente più consistente se il denaro viene riscosso come capitale e se si dilazionano i riscatti su più anni.

Attenzione: presso diverse casse pensioni un riscatto è generalmente possibile solo fino a tre anni prima del pensionamento. Se vuole farsi versare il capitale di cassa pensioni, in parte o per intero, dovrebbe osservare il periodo di blocco di tre anni dopo un riscatto.

Riscatto in cassa pensioni o versamenti nel pilastro 3a: cosa è meglio?

È dipendente e ha già versato il tetto massimo autorizzato nel pilastro 3a? Allora dovrebbe valutare l’idea di effettuare riscatti volontari in cassa pensioni. Il pilastro 3a resta invece la scelta migliore quando si vogliono scegliere chi deve beneficiare degli averi dopo la propria morte o per investire denaro. 

Nel pilastro 3a con ETF può investire fino al 97 percento degli averi in azioni e cambiare la sua strategia d’investimento quando vuole. In futuro, sarà possibile anche recuperare versamenti 3a mancati – tuttavia con determinati limiti. Tuttavia non è ancora chiaro quando questa modifica di legge approvata dal Parlamento entrerà in vigore.
 

Un riscatto con gli averi 3a è vantaggioso?

Un trasferimento degli averi 3a nella sua cassa pensioni è auspicabile se sceglie di andare in pensione optando per la sicurezza della rendita. Potrebbe anche convertire gli averi 3a versati al pensionamento in una rendita vitalizia, che garantisca un’entrata a vita. Le rendite vitalizie sono tuttavia meno appetibili di quelle di cassa pensioni, sebbene vengano tassate in misura minore.