Previdenza

Conto di libero passaggio: cosa deve sapere

Chi esce da una cassa pensioni e non versa l’avere di vecchiaia risparmiato direttamente in un’altra cassa pensioni generalmente è soggetto all’obbligo di versarlo su un conto di libero passaggio. A cosa è necessario prestare attenzione in caso di trasferimento, investimento e prelievo del suo avere di libero passaggio.

Gianluca Pronzini
Esperto in previdenza

Ripartire il capitale in caso di uscita dalla CP

È possibile suddividere il capitale di uscita e incaricare la cassa pensioni di versarlo presso due diverse fondazioni di libero passaggio. Potrà poi prelevare entrambi i capitali in anni diversi.  In questo modo, solitamente, si pagano meno imposte di quante se ne pagherebbero prelevando l’intero capitale in una volta sola. Il seguente esempio evidenzia i possibili vantaggi: un uomo single, residente a Berna, paga circa 42'240 franchi di imposte se si fa versare 500'000 franchi in una sola volta. Se può prelevare l’avere in due tranche di 250'000 franchi ciascuna, paga quasi 8850 franchi in meno di imposte.

Importante: la ripartizione può avere luogo solo in caso di uscita da una cassa pensioni. Una volta che il denaro è stato depositato su un conto di libero passaggio, uno splitting non è più possibile e lei può riscuotere il suo denaro solo in un unico prelievo. 

Conto, polizza o deposito titoli?

Diversamente dalle casse pensioni, le fondazioni di libero passaggio non devono remunerare nessun interesse minimo. Pertanto, oggi, l’interesse maturato da un conto di libero passaggio è praticamente nullo. Per le polizze di libero passaggio si devono inoltre aggiungere le spese amministrative e i premi relativi alle prestazioni assicurate. Se vuole assicurare lei e la sua famiglia contro decesso e incapacità di guadagno, di norma è consigliabile stipulare una semplice assicurazione rischi presso una compagnia assicurativa e investire l’avere di libero passaggio in modo più vantaggioso. 

Molte fondazioni di libero passaggio permettono di investire il capitale in titoli. Certo, in questo caso il valore del capitale può subire forti oscillazioni – in compenso il rendimento a lungo termine è decisamente superiore rispetto a quello di un conto di libero passaggio. Presso VZ Fondazione di libero passaggio ad esempio può scegliere tra le diverse strategie di investimento quella più adeguata – dalla più conservativa senza azioni a quella più orientata all’incremento del capitale, con una quota azionaria del 90 percento. Vengono impiegati principalmente fondi indicizzati convenienti.

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I conti e le polizze di libero passaggio poco remunerati sono in genere una buona scelta solo per coloro che tollerano alcun tipo di oscillazione oppure per averi che, presumibilmente, devono restare depositati sul conto solo per pochi mesi per poi essere impiegati diversamente. Se, ad esempio, si viene nuovamente affiliati a una cassa pensioni, si è obbligati per legge a trasferirvi l’avere di libero passaggio.

Il capitale di libero passaggio può essere trasferito in ogni momento da un conto interessi a una soluzione in titoli e viceversa. Anche il passaggio a un altro fornitore di servizi è sempre ammesso e, solitamente, non costa nulla.

Risparmiare sulle imposte al prelievo degli averi

Al momento della riscossione, i capitali del secondo pilastro e del pilastro 3a sono soggetti a tassazione. Per calcolare le imposte di versamento di capitale, le autorità fiscali conteggiano tutti i prelievi di un anno e, nella maggior parte dei cantoni, anche quelli del coniuge. Quanto più frequenti sono i prelievi, tanto maggiore è anche l’onere fiscale percentuale. È quindi consigliabile non prelevare il proprio avere di libero passaggio lo stesso anno in cui si riscuotono altri averi di previdenza. Chi all’uscita dalla cassa pensioni suddivide il proprio avere di vecchiaia su due fondazioni di libero passaggio può successivamente riscuotere gli averi in diversi periodi fiscali.

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Gli averi depositati presso una fondazione di libero passaggio possono essere riscossi fino a cinque anni prima dell’età ordinaria AVS. La maggior parte delle fondazioni di libero passaggio consente di posticipare il prelievo dell’avere oggi fino a 70 anni (69 per le donne). Riscuotere gli averi il più tardi possibile può presentare vantaggi dalla prospettiva fiscale. Questo perché gli interessi e i dividendi maturati sugli averi di libero passaggio non sono tassati come reddito e l’avere di libero passaggio non è soggetto all’imposta sulla sostanza. 

Oggi è possibile rinviare la riscossione anche se in età AVS non si lavora più. Il Consiglio federale ha però deciso, nell’ambito della revisione AVS, di circoscrivere tale possibilità alle sole persone che continuano a lavorare dopo i 65 anni. Questa novità tuttavia entrerà in vigore solo una volta trascorso un periodo di transizione, pari a cinque anni. Ciò significa, che le persone che raggiungono l'età AVS ordinaria (ora denominata età di riferimento) tra il 2024 e il 2029 possono posticipare la riscossione del loro avere di libero passaggio come sinora, al massimo per cinque anni, senza dover continuare a lavorare. Dovranno tuttavia riscuoterlo entro il 31 dicembre 2029. 

Se, al prelievo degli avere di libero passaggio, si è domiciliati all’estero, anziché l’imposta sul versamento di capitale, si versa una imposta alla fonte. Se la Svizzera ha stipulato con il Paese in questione una convenzione contro la doppia imposizione, è possibile chiedere il rimborso dell’imposta alla fonte. Se non è possibile ottenerlo, è consigliabile trasferire l’avere di libero passaggio in una fondazione con sede in un cantone con imposte alla fonte inferiori.

Quanto è sicuro il denaro depositato su un conto di libero passaggio?

La maggior parte delle fondazioni di libero passaggio appartiene a una banca. Se la banca fallisce, gli averi presenti sui conti di libero passaggio di entità inferiore a 100'000 franchi sono soggetti a un trattamento privilegiato – ovvero rientrano nella seconda classe fallimentare. In caso di liquidazione dell’istituto insolvente, questo aspetto è un grosso vantaggio, perché normalmente solo una piccola parte dei crediti rientra nella prima e nella seconda classe fallimentare. 

Se presso la stessa banca si è titolari di un conto 3a, l’importo privilegiato di 100'000 franchi vale per il conto di libero passaggio e il conto 3a insieme. Chi predilige la massima sicurezza dovrebbe distribuire gli averi di previdenza superiori a 100'000 franchi su due banche o almeno investirne una parte in titoli. I capitali 3a e di libero passaggio investiti in titoli non rientrano nella massa fallimentare, poiché vengono considerati patrimonio speciale che viene rimborsato ai suoi legittimi possessori prima di onorare le pretese di altri creditori.

Consiglio: scelga una fondazione di libero passaggio che fa riferimento a un’istituzione solida e meritevole di fiducia. Non di rado accade che gli assicurati perdano una parte del loro avere di previdenza per via di una gestione commerciale poco seria o di pratiche fraudolente.

A chi vanno gli averi in caso di decesso?

La legge stabilisce chi e in che ordine beneficerà del capitale. Gli averi depositati presso fondazioni di libero passaggio, in caso di decesso del loro titolare vanno ai beneficiari seguenti:

  1. ai superstiti, come definiti nella LPP: tra questi rientrano in particolare il coniuge o il partner registrato, nonché i figli minorenni e quelli di età inferiore a 25 anni ancora in formazione (anche se trattasi di figli adottivi);
  2. alle persone cui la persona defunta provvedeva economicamente, a quella con cui ha convissuto negli ultimi cinque anni precedenti la sua morte o a quella che deve provvedere a figli avuti in da comune; 
  3. ai figli maggiorenni che hanno portato a termine il ciclo di formazione, ai genitori o a fratelli e sorelle;
  4. ai rimanenti eredi legittimi.

Questo ordine può essere in parte modificato, così come possono essere modificate le quote spettanti ai beneficiari dello stesso grado. Se è presente almeno una persona in un grado, non è possibile aggirare questo grado. Il partner convivente può però essere considerato alla stregua dei figli di età inferiore a 18 o 25 anni.

Si informi presso la sua fondazione di libero passaggio se la modifica che desidera apportare è consentita, e presenti poi una clausola beneficiaria scritta. Molte fondazioni hanno predisposto moduli appositi.