Cassa pensioni

Riscatti CP: ancora opportuni se vengono aumentate le imposte?

Chiunque versi contributi volontari in cassa pensioni o nel pilastro 3a riesce a mettere da parte più denaro e a risparmiare sulle imposte. Verifichi se ciò è ancora valido nel caso in cui la Confederazione dovesse aumentare le imposte sui versamenti di capitale. E valuti quale deposito previdenziale è più opportuno nel suo caso. 

Portrait von Dino Giuliani

Dino Giuliani

Posizione Esperto in pensionamento

Pubblicato in data

18 novembre 2025

Lo Stato ha creato incentivi fiscali mirati per motivare i lavoratori a risparmiare di più per la vita in pensione. Tra questi, in particolare, il pilastro 3a e i versamenti volontari in cassa pensioni.

Molti lavoratori si chiedono però se tali riscatti rappresentino ancora una scelta valida, viste le intenzioni del Consiglio federale di aumentare le imposte sugli averi di cassa pensioni riscossi al pensionamento in forma di capitale e non come rendita. 

L’aumento delle imposte in programma viene ampiamente criticato, perché lo Stato starebbe cambiando le "regole del gioco durante la partita". Ciò danneggerebbe il sistema collaudato, che si basa sulla responsabilità individuale nel 2° pilastro. Non è ancora chiaro se la Confederazione aumenterà effettivamente le imposte sui prelievi di capitale o se verrà lanciato un referendum contro tale misura.

Migliorare le prestazioni di vecchiaia

I risparmiatori temono che le imposte aggiuntive annullino i vantaggi dei riscatti in cassa pensioni. In effetti, il vantaggio fiscale potrebbe essere ridotto o anche dimezzato. 

Un esempio, per avere un’idea: una coppia di coniugi con un reddito imponibile di 150’000 franchi versa tre volte 50’000 franchi in cassa pensioni, accumulando così 157’650 franchi di capitale in più (tabella). Anche se la Confederazione aumentasse le imposte, questa coppia risparmierebbe tra i 30’504 e i 37’237 franchi di imposte, a seconda dell’entità del capitale. 

Consiglio: con un riscatto in cassa pensioni può migliorare le prestazioni di vecchiaia, recuperare gli anni di contribuzione mancanti e colmare le lacune. Se e in che misura il riscatto si riveli vantaggioso dipende dalla soluzione di cassa pensioni, ma anche e soprattutto dalle tempistiche. Più elevato è il reddito imponibile e quanto prima si torna a riscuotere quanto versato, tanto più appetibile è di norma il riscatto. Attenzione: se al pensionamento decide di riscuotere gli averi di cassa pensioni, per intero o in parte, come capitale, deve eseguire l’ultimo riscatto almeno tre anni prima.

Quanto sia possibile versare in cassa pensioni è solitamente indicato nel certificato personale della cassa pensioni stessa. Molte casse pensioni inviano ai propri assicurati un’offerta di riscatto con una polizza di versamento. Il contributo deve essere versato alla cassa pensioni entro e non oltre la metà di dicembre, affinché possa essere conteggiato nell’anno fiscale in corso.

Cassa pensioni o pilastro 3a?

Tuttavia, in molti non sanno bene in quale fondo previdenziale versare i propri contributi – meglio la cassa pensioni o il pilastro 3a? Il principio è questo: chi può, dovrebbe versare contributi in entrambi i depositi. Altrimenti, è consigliabile sfruttare prima il pilastro 3a e solo successivamente versare contributi nella cassa pensioni. Infatti, con il terzo pilastro è possibile decidere in modo più autonomo, ad esempio come investire il denaro o chi lo riceverà dopo il decesso. Inoltre, le imposte sul versamento di capitale relative al terzo pilastro sono spesso più basse, poiché in caso di prelievo ottimale importi di prelievo inferiori comportano una tassazione più bassa.

Attualmente, per dipendenti affiliati a una cassa pensioni, il tetto massimo annuo del pilastro 3a è pari a 7258 franchi; per i lavoratori autonomi senza cassa pensioni, fino al 20 percento del loro reddito ma non più di 36'288 franchi. 

Per quest’anno, resta ancora poco tempo per decidere e agire in modo conforme. I versamenti per il terzo pilastro devono pervenire alla fondazione di previdenza entro il 31 dicembre. In caso contrario, non si potrà dedurre il relativo importo dal reddito nella rispettiva dichiarazione d’imposta. Pertanto, bisognerebbe incaricare la propria banca di eseguire il versamento al più tardi entro metà dicembre.

Scegliere la giusta soluzione 3a

Il conto 3a matura in genere interessi esigui. Al netto dell’inflazione, non resta praticamente nulla. Anzi: gli averi potrebbero addirittura perdere valore. La soluzione 3a in titoli potrebbe essere un’alternativa più redditizia. Certo, optando per questa forma di investimento, i risparmiatori devono confrontarsi con l’oscillazione dei corsi, ma a lungo termine ottengono di solito un rendimento superiore a quello di un conto 3a. In questo ambito, si sono affermate soluzioni 3a con i cosiddetti ETF, molto più convenienti di molte soluzioni in titoli con fondi attivi. Questo è senz’altro vantaggioso, poiché i costi elevati infatti finiscono per divorare il rendimento.

Consiglio: assolutamente non adatte solo le soluzioni che combinano una polizza di assicurazione sulla vita con una componente di risparmio 3a. Sono costose e poco trasparenti. È quindi opportuno tenere separati risparmi e assicurazioni. 

Vuole sfruttare tutti i vantaggi del suo pilastro 3a e della sua cassa pensioni? Ordini le schede informative gratuite Consigli sul pilastro 3a e Riscatto in cassa pensioni. Oppure fissi un appuntamento gratuito nella succursale VZ a lei più vicina.