Imposte

Dichiarazione d’imposta separata: le conseguenze per le coppie sposate

In futuro, ogni coniuge sarà tassato separatamente: questo è ciò che vuole la riforma in programma. A seconda dei casi, che si tratti di occupati o pensionati, le imposte diminuiranno o aumenteranno drasticamente. 

Sarah Ion
Specialista fiscale

Oggi i coniugi vengono tassati congiuntamente, sommando i rispettivi redditi e sostanze. Pertanto, le coppie sposate in genere pagano imposte significativamente più consistenti rispetto a quelle versate dalle coppie non sposate, soprattutto se tutti e due i coniugi guadagnano salari simili. Il Parlamento intende cambiare questa situazione con una riforma e introdurre l’imposizione individuale. Questa prevede che, in futuro, ogni coniuge dovrà compilare la dichiarazione d’imposta individualmente. Di conseguenza verrebbe abolita la tariffa speciale per le coppie sposate e si procederebbe a una nuova diversa regolamentazione delle deduzioni per i figli. 

La riforma, se adottata, avrebbe un impatto notevole sia per gli attivi che per i pensionati, come spiega la nuova scheda informativa sull’argomento. Meglio apprenderne subito i risvolti. Qui di seguito una sintesi.

È il reddito a determinare il calo o l’aumento delle imposte

Saranno soprattutto le coppie sposate con redditi più elevati a risentire delle conseguenze della riforma, poiché l’imposta federale è altamente progressiva. I coniugi dovranno pagare più o meno imposte a seconda di come il reddito venga distribuito tra loro. Quanto più uniformemente i due partner guadagnano, tanto più le loro imposte diminuiranno. Pertanto, saranno soprattutto i nuclei famigliari con doppio reddito di entità simile a poter essere avvantaggiati dalla tassazione individuale. La Confederazione prevede un calo delle imposte per circa la metà dei contribuenti.

Un esempio: due coniugi guadagnano assieme 200'000 franchi all’anno. Se il reddito viene distribuito in modo equivalente tra i due (rapporto 50:50), la coppia paga 6'733 franchi di imposte all’anno; con l’imposizione individuale, dovrebbero pagare solo 2'696 franchi – ovvero 4'037 franchi in meno rispetto a oggi (grafico).

Tuttavia, secondo le stime federali, il 14 percento di tutti i contribuenti dovrà pagare più imposte rispetto ad oggi. In particolare, le famiglie organizzate secondo modello tradizionale, monoreddito, in alcuni casi dovrebbero sostenere imposte significativamente più elevate.  Nell’esempio, una coppia di questo genere (rapporto 100:0) paga oggi 8'566 franchi imposte all’anno. In futuro, in caso di adozione della riforma, ne dovrà versare 11'321 franchi, vale dire 2'755 franchi in più. Anche i single e le persone senza figli con un buon reddito dovrebbero pagare imposte più alte. 

La riforma avrebbe conseguenze anche per i proprietari di immobili. In futuro, ciascun coniuge dovrebbe pagare le imposte sulla parte che gli spetta in base al diritto civile. Ad esempio, se entrambi i coniugi sono iscritti nel registro fondiario come proprietari a metà, pagheranno l’imposta metà ciascuno. 

La riforma riguarda le imposte federali. In un secondo momento, anche i cantoni e i comuni dovranno adattare le rispettive leggi fiscali. Le modalità di attuazione rappresentano una questione ancora aperta. 

Considerare le conseguenze per il pensionamento

L’imposizione individuale dovrebbe agevolare molte coppie di pensionati. Il risparmio fiscale sarebbe notevole specie se entrambi i coniugi percepiscono una rendita AVS e una rendita di cassa pensioni. Si rivela consistente anche per le coppie sposate con una divisione tradizionale dei ruoli, in cui uno dei due partner riceve di solito solo una piccola rendita AVS e nessuna rendita di cassa pensioni. I pensionati single, invece, con il nuovo regime fiscale dovranno probabilmente pagare più tasse rispetto a quelle attuali. È opportuno calcolare quante imposte si dovranno effettivamente pagare già prima di andare in pensione.

Scaglionare i prelievi a ragion veduta è importante

La riforma prevede cambiamenti anche circa eventualità ed entità di prelievo degli averi previdenziali su base scaglionata. Per calcolare l’imposta sul versamento di capitale, le autorità fiscali conteggiano tutti i prelievi effettuati in un anno – al momento, anche quelli del coniuge. Più sostanziosa è l’entità del prelievo, maggiore è l’onere fiscale percentuale. Laddove sia possibile, quindi, conviene distribuire i riscatti su diversi periodi fiscali. Con l’introduzione dell’imposizione individuale, i prelievi di entrambi i coniugi non verrebbero più sommati. Gli averi previdenziali di ciascun coniuge verrebbero tassati separatamente al momento del versamento. Ciò consentirebbe a entrambi i partner di effettuare un prelievo di capitale ciascuno nello stesso anno senza che questi vengano sommati. Tuttavia, se il programma di sgravi fiscali del governo federale verrà approvato, la tassazione avverrà con un’aliquota separata e più elevata. Ma ciascun coniuge continuerebbe a essere tassato separatamente e non vi sarebbe alcuna aggregazione dei prelievi di capitale.

Se l’imposizione individuale entrerà effettivamente in vigore è ancora tutto da vedere. Il prossimo a decidere in merito è il Consiglio di Stato. Quindi, sarà molto probabilmente l’elettorato ad avere l’ultima parola. Vale la pena di informarsi già oggi sulle conseguenze della riforma. Maggiori dettagli sull’argomento li trova nella nuova scheda informativa sulla riforma.

Risparmi sulle imposte sin da subito

Un’ottimizzazione fiscale va pianificata già oggi. In questo modo si riescono a risparmiare in genere migliaia franchi. Qui di seguito le misure più efficaci. 

  • Pilastro 3a: versi i contributi ogni anno, anche con importi inferiori al tetto massimo consentito. Potrà dedurre tali importi dal reddito imponibile per intero – e mettere così il denaro da parte, anno dopo anno.
  • Riscatti in cassa pensioni: anche i riscatti volontari in cassa pensioni sono un buon modo per ridurre l’onere fiscale. Convengono in genere solo a partire dai 50 anni e ancor più se il reddito è alto e torna ad essere riscosso in tempi brevi. Attenzione: chi vuole riscuotere in seguito gli averi previdenziali in forma di capitale non può più eseguire riscatti volontari nei tre anni precedenti.
  • Scaglionamento: eviti di farsi versare tutti gli averi di cassa pensioni, libero passaggio e pilastro 3a nello stesso anno. Più sostanzioso è il prelievo eseguito nel corso di un anno civile, maggiore è di norma l’onere fiscale percentuale. Distribuisca pertanto i versamenti su più anni. Il denaro risparmiato è tutto denaro in più per vivere.
  • Rendita o capitale: l’entità delle imposte dovute dopo il pensionamento dipende in larga misura dal modo in cui si riscuotono i risparmi dalla cassa pensioni: come rendita, in forma di capitale o combinando entrambe le opzioni. Valuti bene tutte le varianti.  La rendita viene tassata tutta la vita come reddito. Con il capitale, la maggior parte delle imposte si applica al momento del versamento. In contropartita, con gli anni, l’entità dell’imposta è più contenuta. Non decida a favore del capitale solo per motivi di natura fiscale. Molti scelgono la combinazione delle due opzioni: la rendita serve a garantire il minimo esistenziale fino a tarda età e con il capitale si è economicamente più flessibili.

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