Come funzionano le imposte per i lavoratori stranieri in Svizzera
I lavoratori stranieri residenti in Svizzera, che non dispongono di un permesso C e non sono sposati con un cittadino svizzero, sono soggetti all’imposta alla fonte. Tuttavia, a seconda del loro reddito, potrebbero essere comunque tenuti a compilare una dichiarazione d’imposta. In ogni caso, è consigliabile a tutti di verificare se conviene presentare volontariamente una dichiarazione fiscale per risparmiare sulle imposte.

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In Svizzera, i cittadini stranieri con un permesso di domicilio (permesso C) sono equiparati ai cittadini svizzeri e devono, ogni anno, dichiarare sia il loro reddito che il loro patrimonio. Di conseguenza, sono tenuti a compilare una dichiarazione fiscale su base annua e a pagare le relative imposte. Per i lavoratori stranieri senza permesso C, invece, il sistema fiscale prevede che l’imposta venga trattenuta direttamente dal salario (imposta alla fonte). Questa trattenuta varia a seconda del cantone di domicilio e include già alcune deduzioni forfettarie, come quelle per le spese professionali, i premi assicurativi, le coppie sposate e i figli a carico.
Legga regolarmente i nostri consigli su AVS, cassa pensioni e 3° pilastro:
Tuttavia, chi percepisce un reddito lordo annuo superiore alla soglia di 120’000 franchi (per l’imposta federale diretta e nella maggior parte dei cantoni) è obbligato a compilare una dichiarazione fiscale completa. In questo caso, le imposte già versate alla fonte verranno considerate nel calcolo finale.
Se il reddito lordo annuo è inferiore a 120’000 franchi, oppure alla soglia fissata dal proprio cantone, la dichiarazione d’imposta è obbligatoria solo nel caso in cui il patrimonio imponibile superi i 100’000 franchi e produca un reddito di almeno 2000 franchi.
Anche chi non è obbligato a presentare la dichiarazione d’imposta può decidere di farlo volontariamente. Questa scelta può essere utile per ottenere ulteriori deduzioni dal reddito imponibile. Ad esempio, è possibile ridurre il carico fiscale grazie a: spese per alimenti, costi per la formazione o perfezionamento professionale, riscatti volontari nella cassa pensioni o nel pilastro 3a.
Inoltre, gli espatriati, a determinate condizioni, possono dedurre dal loro reddito imponibile alcune uscite specifiche, come i costi di trasloco, le spese di viaggio di andata e ritorno, l’affitto di un’abitazione in Svizzera, i costi dell’istruzione privata per i figli.
Prima di decidere se compilare volontariamente una dichiarazione fiscale, è importante analizzare attentamente la propria situazione. In alcuni casi, mantenere il regime di imposta alla fonte potrebbe essere più vantaggioso nel lungo termine. Infatti, a seconda del Cantone di residenza, chi paga l’imposta alla fonte può versare meno tasse rispetto ai cittadini svizzeri o agli stranieri con permesso C. Tuttavia, è bene ricordare che, una volta presentata volontariamente una dichiarazione d’imposta, sarà obbligatorio farlo anche negli anni successivi.
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