Pensionamento

Votazioni AVS: cosa deve sapere sulle due iniziative

I cittadini svizzeri saranno presto chiamati alle urne per esprimersi su due iniziative: la prima a favore di una 13esima mensilità AVS e la seconda sulle pensioni. Quali saranno le conseguenze sulle rendite? E sul pensionamento? S’informi già adesso.  

Michael Imbach
Responsabile VZ Ticino
Pubblicato in data
05 Febbraio 2024

Il 3 marzo 2024, la popolazione svizzera sarà chiamata alle urne per esprimersi sull’iniziativa per una 13esima mensilità AVS e sull’iniziativa popolare sulle pensioni. Il Consiglio federale e il Parlamento raccomandano di respingere entrambe le proposte.

  • l’iniziativa sulla 13esima mensilità AVS vuole introdurre un’ulteriore mensilità, lasciando però aperta la questione legata al rispettivo finanziamento. Il Consiglio federale afferma che tale provvedimento genererebbe costi supplementari di oltre 4 miliardi di franchi all’anno, 800 milioni dei quali a carico della Confederazione. Pertanto, gli attuali problemi di finanziamento dell’AVS si aggraverebbero ulteriormente.
Scheda informativa

Tutto quanto c’è da sapere su AVS e pensionamento

Questa scheda informativa sintetizza in modo chiaro i punti cardine del complesso sistema AVS.

  • L’iniziativa sulle rendite vuole aumentare l’età di pensionamento a 66 anni. Questo avverrebbe progressivamente dal 2028 al 2033 e, in seguito, essa dovrebbe aumentare automaticamente ancora – adeguata alla speranza di vita media. Il Consiglio federale ritiene il meccanismo inflessibile, poiché nello stabilire l’età pensionabile, non considera altri sviluppi come le condizioni di salute della popolazione o la situazione sul mercato del lavoro. 

Gli esperti VZ hanno raccolto le domande più indicative di coloro che si fanno consigliare da VZ VermögensZentrum. Gli aspetti considerati qui di seguito le forniscono alcune risposte necessarie relative agli aspetti più importanti delle iniziative e alle loro conseguenze. 

Con la 13esima mensilità AVS, il mio stipendio scenderà?
Questo ancora non si sa. La questione del finanziamento è ancora aperta. In base ai casi, il conto salariale potrebbe accusare il colpo, a seguito dei contributi salariali più elevati. Infatti, secondo la Confederazione, se l’uscita aggiuntiva dovesse essere finanziata attraverso i contributi salariali, questi aumenterebbero dall’8,7 al 9,4 percento – metà a carico dei dipendenti e metà a carico dei datori di lavoro. Se invece la rendita venisse finanziata mediante l’imposta di valore aggiunto, questa passerebbe dall’8’1 al 9,1 percento. In questo modo il salario resterebbe intatto ma la spesa quotidiana diverrebbe più costosa in modo permanente. Per la Confederazione, i costi supplementari gravano significativamente sull’AVS. Attualmente il finanziamento risulterebbe garantito fino al 2030, successivamente c’è il rischio di deficit anche senza la rendita supplementare. Il Consiglio federale ipotizza che i costi aggiuntivi della 13esima mensilità AVS genererebbero, senza nuove entrate o un aumento dell’età pensionabile, un immediato squilibrio nel bilancio dell’AVS.

Come cambierebbe la rendita AVS?
La rendita mensile verrebbe versata 13 volte all’anno anziché 12. La rendita AVS annua aumenterebbe pertanto dell’8,3 percento. La rendita AVS minima aumenterebbe da 14'700 a 15'925 franchi e la massima da 29'400 a 31'850 franchi. La pensione di coppia massima ammonterebbe a 47'775 anziché a 44'100 franchi (tabella). Per i sostenitori dell’iniziativa, tale misura compensa in modo rapido ed efficace l’aumento dei prezzi di affitto, prodotti alimentari o premi di cassa pensioni. Gli importi però potrebbero cambiare: il Consiglio federale, infatti, adegua regolarmente le rendite AVS all’andamento di prezzi e salari – l’ultima volta, a inizio 2023.
 

Riceverei anche una rendita AI supplementare?
No. La misura riguarda solo le rendite di vecchiaia AVS. Tutte le altre prestazioni previdenziali continueranno ad essere corrisposte 12 volte all’anno. Secondo il Consiglio federale, questo metterebbe i beneficiari di una rendita d’invalidità o di una rendita per superstiti in una posizione di svantaggio. Anche le prestazioni complementari (PC) non cambierebbero, sebbene i pensionati riceverebbero più denaro dall’AVS. 

Nel caso in cui venisse approvata l’iniziativa popolare sulle pensioni dovrò lavorare più a lungo?
Sì. Aumentare l’età di pensionamento dovrebbe garantire il finanziamento dell’AVS. Secondo i promotori dell’iniziativa, l’età di pensionamento dovrebbe aumentare per donne e uomini a 66 anni – progressivamente tra il 2028 al 2033. Successivamente aumenterà ancora – adeguata alla speranza di vita media. Tuttavia, tale innalzamento sarebbe pari soltanto all’80 percento dell’aumento della speranza di vita e comporterebbe comunque scatti di due mesi al massimo ogni anno.

Un nuovo aumento dell’età di pensionamento è un rischio reale?
Sì. Attualmente la speranza di vita è di 87 anni. Secondo le attese della Confederazione la speranza di vita cresce ogni anno di poco oltre un mese. Se tali previsioni fossero confermate, secondo l’automatismo proposto dall’iniziativa, l’età di pensionamento arriverebbe a 67 anni entro il 2043.

Che impatto avrà questa iniziativa per me, beneficiario di una rendita AI?
Poiché, a seguito dell’aumento dell’età pensionabile, potrà percepire la rendita AVS solo più tardi, la sua rendita AI le verrebbe corrisposta proporzionalmente più a lungo. Ciò comporterebbe soprattutto maggiori costi per l’AI: se l’età pensionabile aumenterà a 66 anni entro il 2033, l’AI dovrà assorbire ogni anno circa 200 milioni di franchi di costi aggiuntivi. Questi costi saliranno successivamente con ogni ulteriore aumento dell’età di pensionamento.  

A prescindere se l’iniziativa venga o meno accettata dalla popolazione svizzera: vale la pena pianificare per bene il proprio pensionamento. La scheda informativa gratuita "AVS e pensionamento" può esserle d’aiuto. Oppure fissi un appuntamento presso la succursale VZ a lei più vicina.