Pensionamento

Rendita o capitale? Una decisione impegnativa per tante coppie sposate

A una coppia sposata restano decine di migliaia di franchi in più per vivere se pianifica il prelievo dei rispettivi averi di cassa pensioni per bene e a tempo debito.

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Dino Giuliani

Posizione Esperto in pensionamento

Aggiornato in data

16 Ottobre 2025

Meglio la rendita o il capitale? Per le coppie sposate con all’attivo due casse pensioni, scegliere nel modo giusto si rivela un compito decisamente impegnativo. La maggior parte dei coniugi decide di pancia solo poco prima di andare in pensione. La soluzione che va per la maggiore, poiché considerata la più sicura, è quella di riscuotere gli averi per metà come capitale e per metà in forma di rendita. È certamente una formula azzeccata – sarebbe tuttavia ancora più lungimirante se basata su calcoli precisi.

Una coppia di coniugi residente a Locarno ha interpellato VZ proprio per poter avere delle cifre su cui basare la propria scelta. E ne è valsa la pena: riscuotendo ciascuno dei due coniugi il 50 percento come capitale e l’altro 50 percento come rendita, la somma complessiva che si percepirebbe una volta in pensione sarebbe pari a circa 1'054'000 franchi. Optando invece per la soluzione di VZ, la somma aumenta fino a quasi 1'080'000 franchi: una differenza che supera i 26'000 franchi, tutti soldi che restano in tasca alla coppia (tabella in basso).

Aliquota di conversione

Verifichi l’aliquota di conversione delle casse pensioni cui fa capo: più è bassa, più contenuta sarà la rendita. A scegliere la rendita dovrebbe essere dunque il coniuge la cui cassa presenta l’aliquota di conversione più elevata.

Attenzione: negli ultimi anni, molte casse pensioni hanno ridotto massicciamente le loro rendite. È previsto inoltre un ulteriore calo dell’aliquota di conversione nei prossimi anni. Pertanto, non si limiti a dare per buono l’importo che appare oggi sul suo certificato di cassa pensioni. Tra l’altro, non è scontato che le casse compensino l’inflazione.

Speranza di vita

Se entrambe le casse pensioni corrispondono prestazioni di entità identica, va considerata la speranza di vita. Le donne, in genere, vivono più a lungo dei mariti coetanei, per questo beneficiano della rendita più a lungo. Quindi, se i coniugi sono coetanei, è meglio che sia la moglie a scegliere la rendita – a meno che la sua speranza di vita risulti compromessa per motivi di salute.

Onere fiscale

Verifichi attentamente i risvolti fiscali della sua scelta. Le rendite sono soggette per intero all’imposta sul reddito. Sul lungo termine, in genere, la riscossione del capitale è fiscalmente più vantaggiosa. Nell’esempio della tabella a lato, il 65enne paga ben 78'900 franchi di tasse in meno rispetto a quanto dovrebbe con la rendita. Dopo 11 anni di pensionamento, la riscossione in forma di capitale sarà per lui più appetibile.
 

Attenzione: non decida per l’una o l’altra forma di riscossione basandosi unicamente su motivazioni di natura fiscali.

Tutela dei superstiti

Confronti le prestazioni per il partner superstite. Solitamente vedove e vedovi ricevono il 60 percento della rendita di rendita del coniuge defunto. Presso alcune casse pensioni, il coniuge è meglio tutelato e le rendite sono più generose. Di contro, alcune casse riducono le prestazioni se la differenza di età tra i due coniugi è di molto superiore alla media.

Consiglio: quando va in pensione non dimentichi di regolamentare anche la sua successione. Altrimenti rischia di lasciare il suo partner in difficoltà economiche qualora dovesse essere costretto, ad esempio, a vendere casa o titoli in un momento poco propizio per riuscire a liquidare gli eredi.

Vuole sapere quale opzione è la più giusta per lei e la sua famiglia? Ordini subito la scheda informativa gratuita. Oppure fissi un appuntamento non vincolante presso la succursale VZ di Lugano.