Previdenza

Pilastro 3a o riscatti in cassa pensioni: qual è la scelta migliore per lei?

Quando è opportuno versare contributi volontari in cassa pensioni? E quando è invece meglio risparmiare denaro con il pilastro 3a? Ecco come decidere nel modo più giusto possibile.

Mattia Aspesi
Esperto in previdenza
Pubblicato in data
01 Dicembre 2023

Una volta ricevuta la fattura fiscale, c’è rimasto ben poco da ottimizzare. L’ultima occasione di agire in tal senso, al fine di recuperare tutto ciò che si è perso nel corso dell’anno, è proprio in queste ultime settimane dell’anno. In genere, i versamenti volontari nel pilastro 3a e nella cassa pensioni sono il modo migliore per pagare meno tasse e mettere da parte il più possibile. Infatti, poiché le rendite calano ormai da anni, oggi è ancora più importante di un tempo occuparsi in prima linea della propria previdenza di vecchiaia.

Scheda informativa

Consigli sul pilastro 3a

Il pilastro 3a rappresenta una delle misure previdenziali più interessanti dal punto di vista fiscale. Questa scheda informativa le spiega perché. 

Chi vuole ottimizzare l’onere fiscale dovrebbe riflettere su quale "piatto" sia più giusto investire. La risposta: chi ne ha l’opportunità dovrebbe usufruire di entrambe le soluzioni previdenziali. In caso contrario, andrebbe applicato il principio seguente: sfruttare dapprima tutto il potenziale di risparmio offerto dal pilastro 3a; quindi valutare anche l’opzione di un riscatto volontario in cassa pensioni.

Questo perché il pilastro 3a è più flessibile – per esempio, nella scelta dei beneficiari in caso di decesso o quando si investe denaro. Con questa opzione vanno considerati gli aspetti riportati qui di seguito.

Pilastro 3a – non mancare possibilmente alcun versamento

Tutti, giovani e meno giovani, possono eseguire versamenti nel pilastro 3a, a patto che siano professionalmente attivi. Pertanto, è auspicabile iniziare quanto prima con i versamenti, evitando di mancarli per uno o più anni. I versamenti mancati infatti non possono, almeno per ora, essere recuperati. Quest’anno, i dipendenti possono versare fino a 7056 franchi; gli autonomi senza cassa pensioni fino al 20 percento del salario annuo (massimo tuttavia 35'280 franchi). Attenzione – specie se decide di stipulare un pilastro 3a o versare i contributi verso la fine dell’anno: i versamenti devono pervenire alla fondazione di previdenza entro il 31 dicembre. Pertanto, bisognerebbe incaricare la propria banca di eseguire il versamento entro al più tardi metà dicembre.  

Inoltre, andrebbe scelta l’opzione più redditizia. Il conto 3a matura interessi. Tuttavia questi sono ben al di sotto del tasso d’inflazione. A seconda dei casi, l’avere sul conto 3a perde sistematicamente valore. Un rimedio potrebbe essere la scelta della soluzione 3a in titoli: il valore degli averi può certamente oscillare ma sul lungo termine renderà più del conto interessi 3a. 

È auspicabile scegliere con attenzione una soluzione titoli vantaggiosa anche in termini di costi: se sono elevati, infatti, finiscono per divorare il rendimento. In questo ambito, si sono affermate soluzioni 3a in ETF, cioè fondi d’investimento particolarmente convenienti. Inoltre, andrebbero organizzate più riserve. In questo modo è possibile dilazionare i prelievi e risparmiare ancora di più sulle imposte. 

Scheda informativa

Il riscatto nella cassa pensioni

Meccanismo e vantaggi dei versamenti volontari in cassa pensioni in sintesi. 

Consiglio: scegliendo una soluzione 3a in titoli si può investire il denaro in modo più flessibile rispetto a quanto sia consentito con i versamenti in cassa pensioni. Una quota azionaria superiore al 90 percento, ad esempio, conviene il doppio, perché l’orizzonte di investimento è solitamente molto lungo e i proventi non vengono ridistribuiti come in cassa pensioni.

E: è possibile riscuotere il proprio denaro molto prima dei 65 anni per scopi definiti – quali l’acquisto di un’abitazione.

Interrompere la progressione fiscale con i riscatti CP

Con un riscatto in cassa pensioni è possibile migliorare le prestazioni per la vecchiaia, recuperare gli anni contributivi persi e anche colmare le lacune che si sono eventualmente create nel corso degli anni – ad esempio se lo stipendio è aumentato. Così come per i versamenti 3a, i riscatti in cassa pensioni possono essere dedotti dal reddito imponibile contribuendo a ridurre l’onere fiscale.

I riscatti si rivelano ancora più remunerativi quanto più le entrate sono elevate e i tempi di riscossione brevi. Questo si verifica in genere a partire dai 50 anni. Il rendimento massimo si ottiene di norma con un riscatto negli anni precedenti al pensionamento (grafico). Tuttavia, va assolutamente osservato il periodo di blocco, pari a tre anni, per i prelievi in forma di capitale.
 

Sono soprattutto gli imprenditori come pure i dipendenti con uno stipendio elevato a beneficiarne. È possibile addirittura incrementare ulteriormente il potenziale di risparmio se si può fare riferimento anche a una previdenza complementare – a condizione che l’azienda ottimi i propri piani previdenziali e sfrutti il margine consentito per legge in modo corretto. Inoltre, per alcune soluzioni, gli assicurati hanno la possibilità di scegliere autonomamente la strategia d’investimento.

I riscatti possono rivelarsi vantaggiosi anche con importi di piccola entità. Ad esempio, se ha messo da parte o ereditato 75’000 franchi, può versare 25’000 franchi ogni anno per tre anni. Tali importi può dedurli per intero dal reddito imponibile – interrompendo così la progressione fiscale. 

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