Previdenza

Pilastro 3a: commissioni elevate divorano il rendimento

Un pilastro 3a in titoli ha attese di rendimento più elevate nel lungo periodo rispetto a un conto interessi – a condizione che le commissioni siano contenute. VZ offre soluzioni 3a convenienti con quote azionarie fino al 97 percento. 

Matthias Meier
Esperto in servizi bancari

Gli interessi versati dalle banche sui conti 3a sono ormai praticamente nulli. Non sorprende quindi che sempre più risparmiatori preferiscano risparmiare in titoli. È quanto emerge da un sondaggio svolto da VZ: quasi l’80 percento degli intervistati ritiene che una soluzione in titoli renda meglio di un conto interessi sul lungo termine. 

Il fatto che i clienti optino sempre più spesso per una soluzione 3a in titoli si traduce in un’attività redditizia per le banche. Da oltre quindici anni, infatti, guadagnano non poco in forma di commissioni per le loro soluzioni 3a. Con VZ, invece, si possono risparmiare diverse migliaia di franchi (tabella), grazie al fatto che i clienti investono in Exchange Traded Fund (ETF) o altri fondi indicizzati a basso costo. Alla commissione annua complessiva dello 0,68 percento si aggiungono i costi degli ETF, pari in media allo 0,15 percento. 

Entità delle commissioni: quali sono gli effetti sul rendimento?

Per avere un’idea concreta, ipotizziamo che un 50enne disponga di un avere 3a, ammontante a 50'000 franchi, e che continuerà a versare fino al suo pensionamento, a 65 anni, 6000 franchi all’anno.    

Considerando una soluzione in titoli che renda il 4,5 percento all’anno e commissioni pari all’1,32 percento (media delle grandi banche), il suo patrimonio 3a ammonterà a 196'640 franchi. Da VZ, con commissioni annue dello 0,8 percento, la somma sarà di 10'530 franchi più elevata. 

Investire in azioni fino al 97 percento

La maggior parte delle banche consente di investire in azioni al massimo il 50 percento del patrimonio 3a. Con il pilastro 3a di VZ è possibile scegliere anche strategie d’investimento con quote azionarie del 75 o del 97 percento. In questo modo si partecipa maggiormente alla performance dei mercati azionari.