Successione

Donare denaro ai figli: i consigli per non commettere errori

Che si tratti di un regalo di Natale o di compleanno: molti padrini, madrine, genitori e nonni vorrebbero regalare ai loro figliocci, figli o nipoti somme di denaro significative o beni di valore consistente. Affinché l’ingente somma non diventi un grosso problema, è necessario chiarire alcuni aspetti. 

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Renato Sauter

Posizione Esperto in successione

Pubblicato in data

01 Dicembre 2025

Figli, figliocci e nipoti sono ben contenti di ricevere del denaro destinato a loro uso e consumo. Possono così decidere autonomamente cosa farne: risparmiarlo per il futuro oppure usarlo subito per soddisfare un desiderio. La buona notizia per tutti coloro che fanno e ricevono regali: una busta con una o più banconote non è rilevante né in materia di diritto successorio né dalla prospettiva fiscale. 

Tuttavia, chi ha in mente regali importanti dovrebbe fare attenzione e procedere ad alcune verifiche prima di regalare grosse somme, destinate magari all’acquisto della prima automobile, o altri beni patrimoniali sostanziosi. In alcune circostanze, la donazione può far scattare imposte elevate o causare problemi di divisione dell’eredità in un secondo momento. Come bisogna comportarsi correttamente quando si regala denaro ai figli? Ecco le domande e le risposte più importanti.

Ci sono limitazioni?

In linea di massima, con il proprio denaro si può fare ciò che si vuole – e quindi anche regalarlo. Tuttavia, in caso di grosse somme, proprietà immobiliari, collezioni, oggetti di valore o partecipazioni societarie non è così semplice. 

Questo perché, i destinatari di regali molto generosi potrebbero ritrovarsi un giorno nella condizione di dover restituire parte di quanto ricevuto: alla divisione dell’eredità infatti, il denaro ottenuto in dono potrebbe essere conteggiato con la quota ereditaria spettante loro di diritto. Il pagamento di un corso di formazione o regali occasionali di qualche migliaio di franchi non rappresentano invece nessun problema.

Cosa vale per i nipoti?

Volendo destinare una donazione ai nipoti, i nonni devono prima verificare se le porzioni legittime dei figli non ne risultino violate. Fondamentali sono le tempistiche, vale a dire se la donazione ha luogo o meno prima dei cinque anni precedenti la morte del donatore. I nipoti sono in ogni caso soggetti a un obbligo di collazione, pure se figurano tra gli eredi legittimi. 

Consiglio: eredità e donazioni di un certo calibro possono diventare problematiche. Per evitare controversie, chi riceve una donazione dovrebbe accordarsi con tutti gli aventi diritto alla successione.

Cosa devono tener presente i genitori?

Somme di denaro o beni patrimoniali lasciati in eredità o donati a minorenni sono considerati come patrimonio dei figli. I genitori devono averne cura e amministrarlo in modo oculato fino alla maggiore età dei figli. Possono impiegare gli utili generati dal patrimonio per il mantenimento, l’educazione e la formazione della prole. Se intendono prelevare parte consistente del patrimonio per, ad esempio, destinarlo alla formazione del figlio, devono richiedere l’autorizzazione all’ARP, l’Autorità regionali di protezione.

Vanno versate delle imposte?

La maggior parte dei cantoni tratta le donazioni come eredità. Se e quante imposte vengono applicate su una donazione dipende dal cantone, dal grado di parentela e dalla somma regalata. I discendenti diretti, nella maggior parte dei cantoni, non pagano in genere nessuna imposta di donazione – oppure molto esigua.

Chi invece non è legato da alcun vincolo di parentela è costretto a versare imposte molto elevate. Il classico esempio è quello di padrini e madrine. Questi, prima di fare un grosso regalo ai propri figliocci, dovrebbero valutare attentamente i risvolti di doni particolarmente generosi. Prendiamo un padrino, residente a Bellinzona che vuole regalare 35’000 franchi al figlioccio per un bel viaggio all’estero. I due non hanno alcun legame di parentela. Il donatore non deve temere conseguenze in materia di diritto successorio, fintantoché purché non vengono lese le porzioni legittime dei suoi eredi.

Il figlioccio dovrà tuttavia versare 4845 franchi di imposte di donazione, al netto della quota esente, che nel Canton Ticino ammonta 10’000 franchi (tabella).

L’aliquota fiscale per una donazione varia da cantone a cantone. In quasi tutti i cantoni l’onere fiscale percentuale cresce all’aumentare dell’importo ricevuto in eredità o in donazione. Nessuna imposta invece nel Canton Obvaldo e nel Canton Svitto.

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