Investimenti

Deposito in titoli: gli errori più frequenti

Ogni anno, diverse migliaia di investitori incaricano VZ di effettuare un’analisi indipendente sul loro deposito titoli. Gli esperti VZ rilevano sempre gli stessi errori. Ebbene: chi evita gli errori più frequenti incide massicciamente sulla riuscita dei propri investimenti.

Portrait von Philipp Heer
Philipp Heer
Direttore VZ VermögensZentrum (Svizzera)
Pubblicato in data
22 Maggio 2025

Commissioni elevate

La maggior parte degli inve­stitori trascura le commissioni. Già solo piccole differenze di commissioni sul lungo termine finiscono per incidere significativamente sull’andamento del patrimonio. 

Promozione

Check del deposito

L'analisi rileva i punti deboli del suo portafogli e le spiega come abbattere eventuali costi nascosti. 

Con un rendimento netto del 2 percento all'anno, un deposito di 500'000 franchi cresce di circa 110'000 fran­chi in dieci anni. Se grazie a spese più basse il rendimen­to netto sale al 2,5 percento, il deposito arriva a fruttare in questo periodo 31'000 franchi in più. Dopo 20 anni questa differenza è sa­lita a oltre 76'000 franchi.

Chi detiene, compra o vende titoli dovrebbe scegliere una banca più conveniente. Nonostante i costi di trasferimento, spesso questo investimento ripaga già nel primo anno. A prescindere di quanto sia attivo in termini di negoziazioni: da VZ paga commissioni nettamente inferiori rispetto ad altre banche svizzere.

Modelli tariffari VZ 


Rischi elevati

Molti investitori corrono rischi eccessivi rispetto alla capacità di rischio e alla propensio­ne al rischio individuali. Qualificano ad esempio i prodotti struttu­rati o gli investimenti alter­nativi come meno rischiosi di quanto lo siano in realtà. La quota azionaria presente nel deposito è spesso troppo consistente.

Strategia sbagliata

Il rendimento di un depo­sito titoli dipende per circa il 70 percento da come il patri­monio è suddiviso. Vale a dire: in azio­ni, obbligazioni, immobili e altre categorie d'investi­mento. Adeguamenti tat­tici, come la riduzione tempestiva della quota azionaria, possono incidere per circa il 20 percento sulla riuscita dell'investimento, mentre la scelta dei titoli solo per circa il 10 per­cento. Ciononostante, mol­ti investitori si concentrano esclusivamente sulla ricerca di titoli che promettono rendimenti elevati.

Decisioni dettate da fattori emotivi

Molti investitori acquistano e vendono titoli seguendo l’istinto – il che  spesso si rivela sbagliato. Chi anziché basarsi su sensazioni segue regole intelligenti, nel lun­go periodo realizzerà rendi­menti superiori.

Dienstleitungen-Icon
Prospetto informativo

Consulenza sui depositi: per investitori che vogliono decidere in autonomia

La consulenza di VZ destinata agli investitori che vogliono decidere in completa autonomia come investire il proprio denaro. 

Scarsa diversificazione

Praticamente tutti i depositi analizzati sono troppo poco diversificati. Presentano pertanto rischi di concentra­zione – ovvero quote troppo alte di singoli titoli, settori o mercati. Oppure manca un’ulteriore diversificazione tramite l’adozione di diver­se strategie d’investimento. Depositi di questo tipo possono perdere rapi­damente valore se i prezzi di azioni, obbligazioni e immobili crollano con­temporaneamente, come è avvenuto durante la crisi finanziaria del 2008.

Prodotti di scarsa qualità

Nella maggior parte dei de­positi si riscontra una quota eccessivamente alta di pro­dotti gestiti direttamente dalle banche. Molti consu­lenti bancari raccomandano prodotti finanziari propri, perché su di essi guadagna­no di più rispetto ai prodotti della concorrenza. Tuttavia, tali prodotti possono spesso generare rendimenti medio­cri. Anche la presenza nei depositi di prodotti struttu­rati risulta essere spesso tro­po elevata. I loro rischi sono difficilmente stimabili e le spese spesso eccessive.

Gestione poco oculata

Molti investitori trascurano la gestione dei loro investimenti in obbligazioni. Investono di frequente in pochi titoli individuali, per di più provenienti prevalentemente dallo stesso settore. E spesso, le obbligazioni non sono ben scaglionate, hanno tutte una scadenza a breve termine. A seconda della situazione di mercato, è meglio orientarsi piuttosto a scadenze più lunghe e ridurre il rischio di reinvestimento, ottimizzando lo scadenziario. In molti depositi inoltre la quota di obbligazioni in valute estere è eccessivamente alta. Questi investimenti risentono delle forti oscillazioni dei corsi di cambio.