Investimenti
Adeguamenti degli indici di riferimento svizzeri
La Borsa svizzera ha modificato lunedì scorso la composizione di diversi indici. Non è una novità, ma è comunque importante per gli investitori.
Christian Huber
Posizione Responsabile Ricerca azionaria
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24 Settembre 2025
Lunedì scorso sono stati effettuati gli adeguamenti annuali degli indici azionari svizzeri. Gli indici azionari come lo SMI o lo SLI non sono strutture fisse la cui composizione resta immutata per sempre.
Al contrario: ogni anno viene verificato se i titoli inclusi soddisfano ancora i criteri di ammissione. Gli adeguamenti vengono poi attuati il terzo venerdì di settembre, dopo la chiusura delle contrattazioni.
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Scheda informativa
Dal 22 settembre, le azioni del gruppo zurighese Sonova, specializzato in sistemi acustici, non sono più rappresentate nello SMI. Allo stesso tempo, i titoli della scissione di Holcim Amrize rimarranno rappresentati nel più importante barometro della borsa svizzera. Questo torna ora al «livello normale» di 20 titoli, dopo essere cresciuto temporaneamente a 21 titoli nel mese di giugno.
Per quanto riguarda le armi controverse, invece, il regolatore dell’UE stabilisce che queste non sono compatibili con i principi di sostenibilità. In Svizzera la decisione spetta ai singoli gestori di fondi, molti dei quali si orientano alle direttive europee.
Anche l’indice SLI, più ampio, ha subito alcune modifiche. Nella SIX è stato il gruppo di prodotti per la cura della pelle Galderma. Devono invece uscire dall’indice il fornitore di servizi di personale Adecco e lo specialista di imballaggi SIG. In questo modo anche lo SLI torna al suo «numero normale» di 30 azioni. Anche nello SLI, il numero dei membri dell’indice era recentemente aumentato di un titolo grazie ad Amrize.
Pure l’indice SMIM, composto da 30 titoli a media capitalizzazione, che si collocano immediatamente dietro ai titoli SMI, ha subito alcune modifiche. Oltre a Sonova, uscita dallo SMI, sono stati inseriti nell’indice i titoli di Swissquote, Accelleron e Sunrise. AMS-Osram, BKW, Tecan e Galenica devono invece lasciare lo SMIM.
Oltre a questi adeguamenti regolari dell’indice, di tanto in tanto si verificano anche cambiamenti straordinari, come nel caso della scissione di Amrize. Ulteriori adeguamenti possono verificarsi, ad esempio, anche in caso di fusioni o acquisizioni aziendali.
L’inserimento di un titolo in un indice rinomato comporta una maggiore presenza mediatica, che a sua volta amplia la cerchia dei potenziali investitori. Se un numero maggiore di investitori negozia il titolo, aumenta anche la sua liquidità. Il rischio di liquidità diminuisce. Ciò rappresenta un vantaggio significativo, in particolare per gli investitori istituzionali che effettuano voluminose riorganizzazioni del portafoglio.
Inoltre, tali adeguamenti dell’indice sono rilevanti anche per i prodotti di investimento passivi, come gli ETF. Questi ultimi hanno infatti l’obiettivo di replicare un indice in modo fedele. Se il paniere dell’indice cambia, gli emittenti di ETF sono costretti ad agire: devono acquistare i nuovi componenti dell’indice e vendere le azioni che ne escono. Pertanto, nelle date vicine all’aggiornamento dell’indice si registrano solitamente volumi di negoziazione più elevati per le azioni interessate.
In breve: l’inclusione o l’esclusione da un indice può influenzare il profilo di rischio di un’azione. Naturalmente, questo non vale sempre e ovunque. Inoltre, il cosiddetto «effetto indice» non si manifesta sempre sotto forma di movimenti di prezzo evidenti.
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