Via le erbacce, spazio ai fiori
Il fondatore della piattaforma finanziaria "The Market NZZ", spiega perché ciò che vale per il giardinaggio è applicabile anche al proprio portafoglio.

Se investe in azioni, probabilmente conosce questa sensazione: dopo un acquisto, il prezzo non si sviluppa come sperava e a un certo punto si ritrova con una perdita del 20 percento. "Non importa, è solo una fase temporanea", si dice. Ma il prezzo dell’azione continua a oscillare e la perdita si fa sempre più grande. "Non venderò a questo prezzo, ormai non ha senso», si ripete. Così, i "cadaveri" iniziano ad accumularsi nel portafoglio. In fondo, ci si consola pensando che le perdite diventano reali solo quando si vende.
Questa è un’idea sbagliata, comune tra gli investitori, e si basa sul fenomeno della paura della perdita: è dimostrato che una perdita causa più dolore emotivo di quanto un guadagno equivalente porti gioia. Quindi molti investitori tendono a trattenere i titoli perdenti troppo a lungo e a vendere i vincenti troppo presto.
"È come innaffiare le erbacce e tagliare i fiori", diceva l’investitore Peter Lynch. Ciò che vale per il giardinaggio è applicabile anche al proprio portafoglio: le erbacce vanno estirpate, mentre i fiori devono avere spazio per crescere e prosperare.