Investimenti

Cosa succederà ai tassi di interesse

Le principali banche centrali torneranno a prendere le loro decisioni sui tassi a breve. Ma quale sarà la direzione e cosa è cambiato nelle ultime settimane? 

Robert Leitner
Responsabile della ricerca
Pubblicato in data
20 novembre 2024

In Svizzera, gli economisti restano con la convinzione che la Banca nazionale svizzera (BNS) effettuerà un ulteriore taglio dei tassi a dicembre. Questo perché la crescita economica di recente si è indebolita.

Pochi giorni fa, la SECO ha pubblicato le previsioni di crescita del PIL nel terzo trimestre. Secondo la SECO, il PIL reale è aumentato dello 0,2 percento.  Questo dato è leggermente inferiore a quello dei trimestri precedenti, in cui l’economia era cresciuta in media dello 0,3 percento.  Le statistiche indicano che la crescita del settore dei servizi è stata positiva. D’altro canto tuttavia l’industria manifatturiera continua a registrare una crescita negativa.

Il calo della crescita del PIL spiana la strada a un ulteriore taglio dei tassi di interesse da parte della BNS il prossimo 12 dicembre. Si tratterebbe del primo atto ufficiale significativo del nuovo presidente della Direzione generale della BNS Martin Schlegel, che intende proseguire il percorso di politica monetaria del suo predecessore Thomas Jordan.

I mercati finanziari attendono con ansia anche la decisione sui tassi della Fed. Di recente l’inflazione e le vendite al dettaglio sono rimaste solide. L’aumento dell’inflazione, in particolare, era pienamente previsto ed è in gran parte attribuibile ai prezzi dell’energia.

Per questi motivi, un aumento dei tassi di interesse superiore a 0,25 punti percentuali nel prossimo mese non sembra realistico.
 

Altre notizie dal mondo dell’economia

Un mese positivo per l’industria svizzera delle esportazioni

Mai come lo scorso mese le società svizzere hanno venduto così tanti beni e servizi all’estero, per un valore complessivo delle esportazioni pari a 24,39 miliardi di franchi. Responsabili del più recente aumento sono stati principalmente i settori farmaceutico e chimico, che rappresentano oggi quasi il 60 percento delle esportazioni svizzere. Di contro, l’industria orologiera svizzera non sta riuscendo ad uscire dal suo periodo di crisi.  Le esportazioni di orologi sono diminuite ancora – del 2,2 percento. La Cina è stata il principale fattore negativo, con un calo del 39 percento. 

L’economia giapponese cresce leggermente nel terzo trimestre

L’economia giapponese è cresciuta dello 0,9 percento su base annua tra luglio e settembre. Gli economisti, invece, avevano stimato un aumento di solo lo 0,2 percento. La crescita è stata sostenuta principalmente dai consumi privati, che rappresentano più della metà della performance economica. A quanto pare, l’aumento dei salari ha spinto le famiglie a spendere di più.

L’inflazione britannica torna a crescere

Di recente, l’inflazione ha subito una nuova accelerazione nel Regno Unito: il tasso di inflazione annuale è aumentato dello 0,6 al 2,3 percento in ottobre rispetto al mese precedente. La causa è da ricercarsi nei settori relativi alle abitazioni e ai servizi domestici, soprattutto a causa dell’aumento dei prezzi di elettricità e gas.