Investimenti

Gestione patrimoniale: i fondi attivi penalizzano il rendimento

Commissioni elevate, risultati deludenti: i fondi attivi spesso costano più di quanto rendono. Molti investitori ottengono risultati migliori con strategie passive.

Christian Tavasci

Posizione Esperto in investimenti

Pubblicato in data

27 agosto 2025

Sempre più persone ormai smettono di affidarsi ciecamente ai vari consigli della propria banca. Vogliono sapere nel dettaglio cosa contiene il loro deposito titoli e come si evolve rispetto al mercato. Per questo motivo, ogni anno diverse migliaia di persone fanno analizzare il proprio deposito da VZ VermögensZentrum sotto il profilo dei costi, dei rischi e della performance.

Gli investitori pagano il doppio 

Molti investitori scelgono di affidare la gestione del proprio patrimonio alla banca di fiducia, partendo dall’idea che in questo modo i loro risparmi siano più al sicuro e possano generare rendimenti più elevati. Si tratta di una scelta comune, motivata spesso da un desiderio di tranquillità e dalla convinzione che un istituto bancario disponga delle competenze necessarie per far fruttare al meglio il capitale nel tempo. In cambio di questo servizio, tuttavia, gli investitori accettano di sostenere spese di gestione, spesso elevate, che riducono il rendimento netto effettivo.

Gli esperti di VZ VermögensZentrum hanno analizzato una serie di mandati di gestione patrimoniale bilanciati presso 17 banche svizzere. I portafogli considerati presentavano una quota azionaria compresa tra il 40 e il 60 percento, quindi rappresentano una strategia d’investimento piuttosto diffusa tra i risparmiatori con un profilo di rischio medio. I risultati emersi da questa analisi sono stati sorprendenti e mettono in discussione alcune convinzioni radicate.

  • Nel 2024, i portafogli con meno del 20 percento di fondi attivi hanno registrato un rendimento inferiore dell’1 percento in media rispetto a quelli investiti negli ETF e nei fondi indicizzati (grafico in alto).
  • Ancora peggio per i depositi con oltre l’80 percento di fondi attivi che hanno reso il 2,4 percento in meno rispetto ai benchmark passivi.
  • In pratica, tanto maggiore è il numero di fondi attivi impiegati, tanto minore risulta il rendimento. E gli investitori si ritrovano a dovere pagare una doppia parcella: una è riconducibile alla gestione patrimoniale, l’altra ai costosi fondi attivi – e in cambio ottengono il più delle volte dei rendimenti inferiori al mercato.

Consiglio: scelga un gestore patrimoniale che ascolti davvero le sue esigenze e investa il suo denaro in ETF e fondi indicizzati economici, invece di proporle prodotti costosi. Numerosi studi dimostrano che, nel lungo termine, i fondi gestiti attivamente raramente battono i fondi passivi che replicano l’intero mercato. A causa delle commissioni elevate, i fondi attivi convengono alle banche – ma non ai clienti. 

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