Investimenti

Chi troppo vuole nulla stringe

I mercati azionari attraversano periodi di instabilità. Chi riesce a vendere al momento giusto può, in alcuni casi, rientrare a prezzi più vantaggiosi. Tuttavia, è estremamente difficile acquistare ai minimi e vendere ai massimi.

Christian Tavasci
Esperto in investimenti
Pubblicato in data
09 Luglio 2025

Chi possiede azioni da molto tempo ha sicuramente vissuto fasi di calo dei corsi. Tali correzioni fanno spesso pensare che sia opportuno uscire dal mercato prima della discesa e rientrare una volta conclusa. Questo vale sia per i singoli titoli che per gli ETF. Ma come può un investitore sapere con esattezza quando inizia e quando finisce una fase ribassista?

Il problema dell’istinto

Il cosiddetto “market timing” — ovvero acquistare e vendere titoli nel momento ideale — nella maggior parte dei casi non funziona. Spesso queste decisioni si basano sull’istinto, che raramente si rivela un buon consigliere. Di frequente, gli investitori agiscono troppo tardi sia nell'acquisto sia nella vendita.

Scheda informativa

Come scegliere l’ETF giusto

Questa scheda informativa le indica come trovare l’ETF giusto tra i circa 1900 disponibili alla Borsa svizzera.

Quando i mercati azionari sono in fase di rialzo prolungato, molti investitori temono di entrare proprio prima di una correzione — quindi troppo presto. Per questo, aspettano che il mercato cali di una certa percentuale, sperando così di acquistare a prezzi più bassi.

Tuttavia, anche quando i mercati sono in calo da tempo, solo pochi investitori hanno il coraggio di tornare ad assumere posizioni più aggressive. Anche in questo caso, temono di essere entrati troppo presto, mentre il mercato potrebbe continuare a scendere. Così, se l’istinto porta a entrare troppo presto, il risultato è spesso che si aspetta troppo a lungo. In un mercato in rialzo si entra troppo tardi; in un mercato in discesa si esce troppo tardi.

Numerosi studi dimostrano che, negli ultimi 50 anni, il rendimento ottenuto con il market timing è stato inferiore a quello di un ingresso immediato, nella maggior parte dei mercati azionari. Il problema di fondo è che solo a posteriori si può sapere quando è stato toccato un minimo o un massimo.

Per la maggior parte degli investitori, dunque, la scelta migliore resta l’ingresso immediato con una prospettiva di lungo periodo: la cosiddetta strategia “buy and hold”. In questo approccio, i titoli vengono acquistati e mantenuti nel tempo. Il vantaggio? Si possono superare le fluttuazioni del mercato. E con semplici accorgimenti, questa strategia può essere ulteriormente ottimizzata.

Trarre vantaggio dal ribilanciamento

Il ribilanciamento consente di riportare regolarmente la composizione del portafoglio in linea con la strategia d’investimento prefissata. Questo porta diversi vantaggi per l’investitore. Da un lato, permette di mantenere le aspettative di rendimento e rischio entro i limiti stabiliti. Dall’altro, consente di investire in modo anticiclico.

Il principio è semplice: le classi di investimento che hanno registrato una buona performance vengono vendute con profitto, mentre quelle che hanno perso valore vengono riacquistate a prezzi più bassi. Gli investitori che desiderano seguire una strategia di tipo “buy and hold” dovrebbero prestare particolare attenzione ai costi contenuti. Nel lungo periodo, infatti, commissioni basse rappresentano un fattore chiave di successo.

Per questo motivo, gli ETF e i fondi indicizzati sono particolarmente indicati per costruire un patrimonio nel lungo termine. Desidera saperne di più sugli investimenti con ETF? Richieda la scheda informativa gratuita oppure si rivolga a un esperto VZ nella sua succursale più vicina.