Successione

Rappresentante della comunione ereditaria

Se la comunione ereditaria non riesce ad accordarsi in merito alla trasmissione dei beni del defunto, può essere incaricato un rappresentante di amministrare il patrimonio successorio nell'interesse degli eredi e di assisterli nella divisione.

Isabella Tarchini
Esperta in successione

Molte comunioni ereditarie non possono essere sciolte così facilmente, poiché gli eredi faticano ad accordarsi sulla ripartizione dei beni o sul momento della divisione ereditaria. Le comunioni ereditarie esigono l'unanimità per ogni decisione – e anche un solo erede può intralciare la divisione.

Se la divisione si protrae per diversi anni, l'esperienza dimostra che gli eredi spesso non si dedicano a sufficienza alla gestione del patrimonio successorio. Se il capitale giace in conti con interessi bassi, i depositi titoli non vengono monitorati e viene omessa la manutenzione delle proprietà, gli eredi possono perdere molto denaro.

Ciò può essere evitato solo se gli eredi riescono a riunire i loro obiettivi sotto un denominatore comune. Un rappresentante degli eredi può assumere questo compito impegnativo. In qualità di esperto imparziale, può svolgere il ruolo di mediatore aiutando a trovare una soluzione di divisione ereditaria equa che accontenti ciascun erede beneficiario.

Al contempo, il rappresentante può amministrare il patrimonio successorio fino alla relativa divisione e garantire che venga conservato nella sua sostanza. Si occupa, ad esempio, della ristrutturazione, della vendita o dell'affitto delle proprietà facenti parte del patrimonio successorio. Può inoltre monitorare il deposito titoli e modulare la strategia di investimento in funzione delle esigenze e degli obiettivi degli eredi.

Gli eredi possono anche circoscrivere i compiti del rappresentante a determinati ambiti, ad esempio alla preparazione e alla vendita di immobili o all'esecuzione della divisione ereditaria.