Investimenti

Ritorno in Borsa a novembre: è valida questa massima finanziaria?

"Vendi a maggio e allontanati, ma ricorda di tornare a novembre" è un noto adagio di borsa. Esso suggerisce di vendere azioni a maggio e di ricomprarle a novembre. Ma questa strategia è veramente vantaggiosa?

Nino Zebiri

Posizione Esperto in investimenti

Pubblicato in data

29 Ottobre 2025

Molte classi di attivi sembrano avere la tendenza a svilupparsi in modo specifico in determinati periodi – ad esempio in particolari giorni, mesi o anni – con una direzione prevalente. Tali anomalie di calendario o stagionalità possono avere diverse cause, ma sono spesso oggetto di dibattito e difficilmente possono essere identificate con certezza. Tra le cause possibili si possono citare ragioni economiche, festività, considerazioni fiscali o schemi psicologici.

Uno dei pattern stagionali più conosciuti è proprio l'adagio "Vendi a maggio e allontanati, ma ricorda di tornare a novembre". Questo consiglio si basa, tra l'altro, sulla constatazione che le azioni tra i mesi di novembre e aprile, in media, tendono a performare decisamente meglio rispetto ai mesi da maggio a ottobre, che spesso presentano perfino rendimenti negativi.

Sebbene la strategia tradizionale suggerisca di vendere i propri investimenti azionari tra i mesi di aprile e novembre, per poi mantenere la liquidità oppure optare per investimenti in titoli a reddito fisso, un’approfondita analisi condotta dal VZ ha cercato di esaminare l’effetto stagionale su un periodo di tempo più ampio, estendendo la strategia storicamente il più possibile, sulla base della disponibilità dei dati.

L'analisi non ha confermato l'efficacia di questa strategia per le azioni globali negli ultimi anni, dato che, pur essendo i mesi di giugno, agosto e settembre quelli con il rendimento medio più basso, una strategia di acquisto e mantenimento sarebbe risultata complessivamente più vantaggiosa.

Anche quest'anno, fino ad oggi, una vendita a maggio avrebbe portato a performance peggiori rispetto a una strategia di acquisto e mantenimento. Ad esempio, l’indice globale MSCI World ha registrato le sue performance più deboli nei mesi di marzo e aprile.

Detto ciò, questa strategia può risultare redditizia su determinati orizzonti temporali, ma solo per gli investitori in grado di seguirla in modo rigoroso e costante per un lungo periodo. Fortunatamente, l’attuazione di tale strategia è ora semplificata dalla crescente disponibilità di fondi passivi a basso costo (ETF e fondi indicizzati), che permettono di eseguirla in modo più conveniente. Inoltre, chi sceglie una banca con commissioni di transazione e gestione ridotte può rendere l'esecuzione della strategia ancora più efficiente dal punto di vista dei costi.

Infine, le cause di questo effetto stagionale, come accennato in apertura, non sono ancora del tutto chiarite. Finché non sarà possibile giustificare l'esistenza di tale effetto con certezze empiriche, gli investitori dovrebbero mantenere un atteggiamento critico nei confronti della stagionalità del mercato e non vendere i propri titoli seguendo criteri esclusivamente stagionali.

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