Gestione delle assicurazioni

LAINF: cosa devono valutare le imprese circa l’assicurazione contro gli infortuni

Le imprese dovrebbero far riesaminare le loro coperture LAINF e LAINF complementare ogni 3-5 anni. Sulla scorta della quota sinistri di una compagnia assicurativa è possibile capire come essa si distingua sul mercato e se bisogna attendersi un aumento di premi. Per quanto concerne le coperture complementari, esistono grosse differenze di prestazioni tra le compagnie.

Ilaria Gaudio
Specialista in assicurazioni

1. Quale dipendente va obbligatoriamente assicurato?

Le imprese sono obbligate per legge ad assicurare il personale dipendente (inclusi i dipendenti a domicilio, i tirocinanti, i volontari e il personale in formazione) contro malattie e infortuni professionali. Chi è impiegato in media per più di otto ore a settimana presso lo stesso datore di lavoro è assicurato anche contro gli infortuni non professionali.

2. Quali imprese possono scegliere liberamente la compagnia assicurativa?

Imprese attive in settori che presentano un rischio di infortunio elevato (per es. imprese edilizie o società industriali) devono assicurarsi per legge con Suva. Tutte le altre imprese invece, come ad esempio le attività nel settore dei servizi, possono scegliere il loro assicuratore liberamente. Solitamente, queste imprese possono, passando a un offerente più conveniente, risparmiare parecchio sui premi.

3. Quali prestazioni sono assicurate ai sensi della LAINF?

La LAINF contempla sia prestazioni di cure medico-sanitarie e rimborso delle spese sia prestazioni in denaro per indennità giornaliera o rendite. Il salario assicurato LAINF è soggetto a un tetto massimo, stabilito dal Consiglio federale, attualmente pari a 148'200 franchi.

La tabella riporta in sintesi le prestazioni assicurative della LAINF:

4. Quando vale la pena stipulare anche un’assicurazione complementare LAINF?

L’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni offre per quasi tutti i dipendenti in Svizzera una copertura adeguata. Eppure le prestazioni previste per legge presentano talvolta delle lacune che possono essere colmate da un’assicurazione complementare contro gli infortuni (chiamata anche LAINF-C). La sua stipula è facoltativa. Tale copertura integrativa consente di migliorare le prestazioni per le spese di cura, incrementare l’entità delle indennità giornaliere e delle rendite e assicurare i salari che superano la soglia LAINF di 148’200 franchi all’anno.

Le imprese possono scegliere se vogliono assicurare tutti i dipendenti o solo una cerchia di persone come ad esempio i collaboratori quadro. Le compagnie che offrono assicurazioni complementari LAINF possono definire autonomamente prestazioni assicurate e premi. Le differenze sono dunque molto significative.

5. Quali sono le opportunità di risparmio sui premi nell’assicurazione obbligatoria LAINF e nell’assicurazione complementare LAINF?

Le imprese dovrebbero far riesaminare le loro polizze ogni 3-5 anni: spesso è infatti possibile rilevare un potenziale di risparmio sui premi non indifferente.

Sulla scorta della quota sinistri di una compagnia assicurativa è possibile capire come essa si distingua sul mercato e se bisogna attendersi un aumento di premi. La maggior parte degli assicuratori punta a un rapporto tra sinistri / premi del 70-75 percento. Se tale rapporto supera il 90 percento per due o tre anni di fila, è necessario aumentare i premi poiché l’assicuratore non riesce più a coprire le uscite – o ci riesce solo parzialmente – mediante i premi. Se invece la stessa quota resta inferiore al 65 percento per lungo tempo, significa che i premi di questo assicuratore sono troppo alti.

Le imprese possono aumentare il loro potere negoziale richiedendo offerte per un pacchetto contenente le coperture di assicurazione LAUNF, LAINF-C e indennità giornaliera causa malattia. Grazie a tali soluzioni uniche risulterà poi più semplice coordinare casi in cui è difficile distinguere tra malattia e infortunio. 

6. Dove si rilevano differenze di prestazioni tra gli assicuratori?

Quando scelgono una compagnia di assicurazioni, le imprese dovrebbero non solo considerare i premi ma leggere attentamente anche le clausole scritte in piccolo nei contratti di assicurazione. Gli esperti di VZ VermögensZentrum hanno valutato le prestazioni delle maggiori 15 compagnie che assicurano coperture complementari e hanno stilato una classifica a punti. L’assicuratore con la migliore copertura (24 punti) ha più del doppio dei punti riscossi dall’assicuratore arrivato per ultimo (11 punti).

Grandi differenze si rilevano soprattutto nelle prestazioni che di norma non sono specificate nella polizza, bensì nelle condizioni generali contrattuali. Qui di seguito, una sintesi.

Spese di cura

A seconda delle condizioni contrattuali, le spese mediche vengono pagate solo per un periodo di tempo limitato: alcune compagnie limitano i pagamenti a un massimo di 5 anni mentre altre corrispondono le prestazione fino all’eventuale sorgere del diritto a una rendita.

Costi supplementari in caso di infortunio

Il pagamento di spese di ricerca, salvataggio, rimpatrio o trasporto in caso di infortuni possono essere limitati circa l’importo. Questo vale anche per il trasporto di salme.

Congedo non retribuito

Durante un congedo non retribuito, in genere, la persona interessata non è assicurata. È possibile estendere la protezione assicurativa per un periodo determinato, di norma massimo 180 giorni, con l’aggiunta di una copertura supplementare di 31 giorni grazie a un’assicurazione complementare contro gli infortuni. Spesso gli assicuratori esigono la stipula di un’assicurazione convenzionale per le prestazioni dell’assicurazione obbligatoria.

Conseguenze postume di infortuni avuti in passato

L’assicuratore corrisponde prestazioni anche in caso di recidiva o conseguenze postume non assicurate o per le quali non vi era alcun obbligo di prestazione da parte della vecchia assicurazione. Il catalogo di prestazioni varia da assicuratore ad assicuratore.

Godimento ulteriore dello stipendio in caso di decesso

Ai sensi dell’art. 338, il datore di lavoro ha l’obbligo di corrispondere il salario per un altro mese a contare dal giorno della morte della persona assicurata e, se la durata di servizio è superiore a cinque anni, per due altri mesi sempreché il dipendente lasci il coniuge, il partner registrato o figli minorenni o, in mancanza di questi eredi, altre persone verso le quali egli adempiva un obbligo di mantenimento. Alcuni assicuratori coprono tale salario postumo fino al massimo salariale assicurato; presso altri, tale prestazione è esclusa.

Rinuncia al diritto di disdetta

Alcuni assicuratori rinunciano al loro diritto di disdire la polizza dopo un sinistro. Una tale rinuncia offe all’impresa una certa sicurezza nella pianificazione, poiché una disdetta da parte dello stesso assicuratore in caso di elevato onere in termini di richieste di risarcimento potrà avere luogo solo alla data di scadenza ordinaria della polizza.