Successione

Il mandato precauzionale è fondamentale: ecco perché

Chiunque può restare vittima di un incidente o ammalarsi gravemente. E di colpo, non si è più in grado di decidere autonomamente e a provvedere a se stessi. Un mandato precauzionale consente di tutelarsi per far fronte a tale eventualità.

Isabella Tarchini
Esperta in successione

Con un mandato precauzionale può stabilire chi deve assisterla e chi avrà la facoltà di occuparsi delle sue finanze e di rappresentarla giuridicamente nel caso in cui non sia più in grado di esprimere le sue volontà. Qui di seguito, gli aspetti da considerare.

Come procedere? Il suo mandato precauzionale va formulato come un testamento, cioè redatto di proprio pugno e corredato di data e firma. Oppure può essere costituito per atto pubblico. È inoltre essenziale, che nel momento in cui si formula il mandato bisogna essere capace di discernimento, maggiorenne e in grado di esercitare i diritti civili.

Il mandato precauzionale sostituisce il mio testamento? No. Il testamento regola tutt’altro. Tale strumento infatti le consente di adeguare la successione legale alle sue volontà, nel rispetto delle disposizioni previste per legge. Può, ad esempio, circoscrivere la quota ereditaria dei figli alla porzione legittima e, al contempo, assegnare al coniuge una quota più elevata. Con il mandato precauzionale invece si preserva il diritto di decidere autonomamente proprio nell’eventualità in cui non si è più in grado di farlo.

Scheda informativa

Il mandato precauzionale: buono a sapersi

Nel mandato precauzionale stabilisce chi ha il compito di rappresentarla legalmente e di occuparsi delle sue finanze se lei è impossibilitato a farlo a causa di una malattia o un incidente. 

A chi posso delegare tale responsabilità? È auspicabile scegliere persone a lei vicine, ad esempio il suo coniuge o il suo partner convivente, i suoi figli o altri parenti. I mandatari possono essere anche persone giuridiche, come ad esempio amministratori fiduciari o organizzazioni – anche solo per questioni legali o amministrative. In ogni caso, le persone scelte, fisiche o giuridiche, vanno menzionate per nome. Il mandato precauzionale deve inoltre descrivere quanto più dettagliatamente possibile le rispettive mansioni e responsabilità.

È importante anche per le coppie sposate? Molto importante. I coniugi infatti godono certamente di un diritto di rappresentanza, ma questo è limitato agli atti giuridici relativi al mantenimento come pure all’ordinaria amministrazione. Per le trattative di altro genere, anche le coppie sposate devono ottenere il consenso delle Autorità regionali di protezione (ARP).

Come evitare un intervento dell’ARP? In assenza di un mandato precauzionale, si lascia tacitamente carta bianca alle ARP, che possono così stabilire chi si occupa di regolamentare le questioni private e quelle aziendali. Meglio pertanto decidere autonomamente a tempo debito. Certamente le ARP sono chiamate a verificare che il mandato precauzionale sia valido e che la persona scelta sia idonea; inoltre devono accertarsi dell’incapacità di discernimento e se è necessaria una misura di protezione o la nomina di un curatore. Solitamente tuttavia sono propense a seguire quanto disposto nel mandato precauzionale e, da quel momento in poi, è escluso un loro successivo intervento. Un altro vantaggio: un mandato precauzionale accelera gli accertamenti. Le ARP devono solo verificare se tutte le condizioni sono soddisfatte. Se è questo il caso, il mandatario riceve un certificato con il quale ha, ad esempio, accesso al conto in banca e ha la facoltà di modificare o risolvere i contratti.

Questo strumento è consigliato anche a chi ha un’attività in porprio? Per chi esercita un’attività indipendente ed è titolare di una ditta individuale, il mandato precauzionale è un provvedimento irrinunciabile: in questo modo si può stabilire chi deve gestire l’azienda se improvvisamente è colpito da incapacità di discernimento. Lei può pertanto incaricare una persona di fiducia di sua scelta, che si assuma la responsabilità dell’esercizio per tali evenienze. Anche azionisti e soci, cui appartiene la maggioranza di un esercizio famigliare (SA oppure S.a.g.l), dovrebbero redigere un mandato precauzionale. In esso va stabilito, tra le altre cose, chi devono rappresentarli all’assemblea generale e in altre commissioni, e come debbano esercitare il proprio diritto di voto.

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