Pensionamento

Gli errori più frequenti in materia di pensionamento

Al momento del pensionamento è necessario prendere decisioni che possono avere un impatto finanziario significativo. È quindi fondamentale non lasciarsi guidare da supposizioni errate.

Michael Imbach

Posizione Responsabile VZ Ticino

Aggiornato in data

18 Ottobre 2025

Molti ritengono che la rendita AVS venga erogata automaticamente al raggiungimento dell’età ordinaria di pensionamento (la cosiddetta età di riferimento). In realtà, per ricevere la rendita AVS è necessario inoltrare una domanda. La richiesta andrebbe presentata almeno sei mesi prima del pensionamento, così da garantire il versamento puntuale della prima rendita.

È inoltre diffusa l’idea che, una volta andati in pensione anticipatamente, non si debbano più versare i contributi AVS. Tuttavia, l’obbligo contributivo resta in vigore fino al raggiungimento dell’età ordinaria di pensionamento. L’importo dei contributi dipende dal reddito pensionistico annuo e dal patrimonio, e può arrivare fino a 26'500 franchi all’anno per persona.

Anche il prelievo anticipato della rendita AVS non esonera dal versamento dei contributi. In molti casi, però, è possibile ridurre l’ammontare dei contributi di diverse migliaia di franchi, ad esempio optando per un pensionamento scaglionato o mantenendo un’attività a tempo parziale dopo il pensionamento anticipato. Se uno dei coniugi continua a lavorare, il coniuge non più attivo professionalmente viene in genere esonerato dall’obbligo contributivo.

Imposte elevate

Molti pensano che, una volta in pensione, pagheranno molte meno imposte. Tuttavia, il risparmio fiscale effettivo è spesso inferiore alle aspettative.

I redditi derivanti da AVS e dalla cassa pensioni sono più bassi rispetto a quelli da lavoro. Allo stesso tempo, però, vengono meno alcune deduzioni fiscali, come quelle per il terzo pilastro o le spese professionali. Vale quindi la pena pianificare in anticipo l’ottimizzazione del reddito e del patrimonio imponibile.

Chi si avvicina al pensionamento deve decidere se riscuotere il capitale della cassa pensioni oppure optare per una rendita vitalizia. La rendita è interamente tassata ogni anno come reddito. Il capitale, invece, viene tassato una sola volta, con un’aliquota inferiore rispetto al reddito ordinario.

Dopo il versamento del capitale, le imposte dovute si riducono a quelle sul reddito imponibile residuo e sulla sostanza. A lungo termine, il prelievo di capitale risulta spesso più vantaggioso rispetto alla rendita. Molti preferiscono comunque la rendita, ritenendola una soluzione più sicura per il proprio reddito.

Oggi le casse pensioni non possono più ridurre le rendite in corso. Tuttavia, la maggior parte non le adegua regolarmente al rincaro. Con un’inflazione annua del 2 percento, ad esempio, il potere d’acquisto di una rendita di 5'000 franchi si riduce a 4'070 franchi in dieci anni, in assenza di compensazione per il rincaro.

Un prelievo di capitale dalla cassa pensioni consente comunque di assicurare un reddito stabile per tutta la vita, a condizione che venga pianificato con attenzione e investito in modo analogo a quanto farebbe una cassa pensioni.

Ridurre l’ipoteca con cautela

Molti proprietari immobiliari scelgono di ridurre l’ipoteca al momento del pensionamento, il che ridimensiona i costi abitativi, ma può anche limitare la flessibilità finanziaria.

Chi pensa di poter facilmente aumentare nuovamente l’ipoteca dopo il pensionamento rischia una delusione. Le banche rifiutano spesso nuove concessioni ipotecarie a causa del reddito più basso, anche quando l’ipoteca è contenuta rispetto al valore dell’immobile. Per questo motivo è importante mantenere una riserva finanziaria sufficiente a coprire spese impreviste.

Attenzione alla successione ereditaria

Molti pensionati credono di non aver bisogno di un testamento. Ma se non vi sono disposizioni specifiche, il patrimonio viene suddiviso secondo le norme legali. In certe situazioni, ciò può causare difficoltà economiche al coniuge superstite. Nel peggiore dei casi, potrebbe essere costretto a vendere la casa per soddisfare le pretese degli altri eredi.

Per tutelare al meglio il coniuge, il diritto matrimoniale e successorio svizzero offre diverse possibilità. Senza una pianificazione successoria tempestiva, può inoltre accadere che l’eredità vada a parenti lontani che la persona deceduta non avrebbe voluto favorire.

Questo rischio è particolarmente elevato per coppie non sposate, persone senza figli o single senza discendenti diretti.

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