Successione

Compensare gli anticipi sull’eredità

Al momento della divisione dell’eredità, i discendenti devono compensare tra loro ciò che hanno ricevuto in precedenza dai genitori.

Isabella Tarchini
Esperta in successione

Ipotizziamo che una mamma single decida di destinare a uno dei suoi due figli un anticipo sull’eredità pari a 100'000 franchi. Quando muore, il patrimonio restante è pari a 400'000 franchi.

Al fine di determinare la quota spettante a ciascun figlio di diritto, al patrimonio viene addizionato la somma anticipata. Il patrimonio successorio determinante è dunque pari a 500'000 franchi: ai due figli spettano pertanto 250'000 franchi a testa, a condizione che la madre non abbia stabilito diversamente facendo testamento. Il figlio che ha ricevuto l’anticipo di 100'000 franchi riceverà quindi altri 150'000 franchi.
 

Liquidare i coeredi può mettere in difficoltà il beneficiario di un anticipo

Se l’anticipo sull’eredità supera la quota ereditaria di diritto, il beneficiario deve rimborsare la differenza ai suoi coeredi. L’entità della compensazione dipende dal suo valore alla data della divisione e non da quello alla data in cui si è corrisposta la donazione. Esempio: un figlio riceve dal padre la casa di proprietà in donazione. Alla morte del padre, 20 anni dopo, il valore di mercato dell’immobile è aumentato del 50 percento. Al momento della divisione dell’eredità, il figlio dovrà attribuire all’eredità il valore attuale e non quello di 20 anni prima. Naturalmente viene considerato anche il caso contrario, cioè la perdita di valore. Interessi attivi e rincaro invece non devono essere compensati.

Possono essere soggette all’obbligo di collazione solo anticipi gratuiti o una vendita di sotto del valore di mercato (una cosiddetta donazione mista). La vendita di una proprietà immobiliare al suo valore di mercato non è un anticipo sull’eredità ed esclude un qualsiasi obbligo futuro di compensazione – anche se il valore della proprietà immobiliare fino alla morte del testatore è sensibilmente aumentato.

Documentare per iscritto tutti gli anticipi

Chi non vuole che le donazioni non vadano compensate, può esonerare i beneficiari dall’obbligo di collazione facendo testamento. Tuttavia, questo è possibile sono nell’ambito della quota disponibile: le porzioni legittime devono restare garantite.

La compensazione può essere davvero dispendiosa. Alla divisione dell’eredità emergono spesso pareri differenti su come debbano essere calcolati i compensi degli anticipi. Spesso non è neppure chiaro chi ha ricevuto quanto e quando. Per questo motivo bisognerebbe documentare per iscritto ogni anticipo sull’eredità e stabilire al contempo se i destinatari dovranno compensarlo al momento della divisione dell’eredità.