Pensionamento

AVS e cassa pensioni: si aspetti il
20 percento di rendita in meno

A determinare tali perdite sono soprattutto le rendite di cassa pensioni. È quanto rilevato dal barometro di VZ VermögensZentrum in materia di pensionamento.

Dino Giuliani
Esperto in pensionamento

In base agli esiti della più recente indagine di VZ che dà corpo al barometro del pensionamento, la maggioranza degli svizzeri non crede più che in futuro le rendite AVS saranno sicure così come lo sono oggi. I dubbi si moltiplicano se l’oggetto in questione sono le rendite di cassa pensioni. Tuttavia: nove dei partecipanti al sondaggio su dieci sembrano non essere preoccupati dalla propria situazione economica da pensionati. Forse stanno sottovalutando la situazione?

Il barometro VZ mostra quanto significativamente siano scese le rendite. Nel 2002, un uomo di 55 anni con uno stipendio annuo lordo pari a 120’000 franchi poteva contare su una rendita annua erogata da AVS e cassa pensioni di circa 74’920 franchi. Oggi, lo stesso soggetto può aspettarsi al massimo una rendita complessiva di appena 59’280 franchi – si tratta di un calo di reddito pari a 15’640 franchi (grafico).

Trend verso il basso anche in futuro

Ciò significa che la rendita erogata da AVS e cassa pensioni sarà inferiore di oltre il 20 percento rispetto a quella presumibile. E questa continuerà inesorabilmente a scendere per diverse ragioni. Ecco quali, in sintesi.

  • A seguito della speranza di vita in aumento, le casse pensioni devono ridimensionare le loro prestazioni. Oggi, la rendita media erogata dalla cassa pensioni è più bassa del 39 percento rispetto a 20 anni fa.
  • I più colpiti dalle perdite sono ibeneficiari di salari medio-alti, cioè quelli che solitamente accumulano di più in cassa pensioni. Se questa riduce l’aliquota di conversione per il regime sovraobbligatorio, le rendite calano in modo netto.
  • Nonostante la riforma della previdenza professionale sia bloccata, sembra cosa ovvia che l’aliquota di con­versione sarà abbassata – dal 6,8 al 6 percen­to.
  • Il tasso d’interesse minimo per gli averi assicurati in regime obbligatorio è pari a solo l’1 percento: pertanto, il capitale fa fatica a crescere, senza contare che l’effetto dell’interesse composto si è praticamente azzerato.
  • La situazione è resa ancora più problematica dai livelli raggiunti dall’inflazione: le casse pensioni di solito non compensano il rincaro. In futuro, pertanto, con la rendita ci si potrà permettere sempre meno.

Tutte le notizie più aggiornate su pensionamento, investimenti, ipoteche, imposte, successione e assicurazioni: 

In pratica: chi vuole andare in pensione senza preoccupazioni economiche deve riuscire a gestire al meglio la propria situazione e verificare già oggi quali sono i provvedimenti necessari. Qui di seguito, preziosi consigli.

Si prepari per tempo e per bene

Allestisca un budget: così può calcolare quanto deve risparmiare in più per evitare perdite ingenti dopo il pensionamento. Metta a punto un piano finanziario che rilevi entrate, uscite e entità del patrimonio nel periodo precedente e successivo al pensionamento. Così rende sicuro il suo reddito fino a tarda età e risparmia sulle imposte.

Scelga di lavorare over 64/65…

Se può – e vuole – continui a lavorare oltre i 65 anni. Il vantaggio: rinviando la rendita AVS di un anno si ottiene una maggiorazione a vita del 5,2 percento rispetto a quella ordinaria.

… o di smettere prima del tempo

Anche un pensionamento graduale aiuta a risparmiare sulle imposte. Se a 63 anni si riduce il grado occupazionale al 70 percento, si può riscuotere il 30 percento dell’avere previdenziale subito – e il resto una volta cessata l’attività lavorativa in via definitiva. E: scaglionando i prelievi su più anni si risparmia ancora di più, perché s’interrompe la progressione fiscale.

Sfrutti tutte le agevolazioni fiscali

Dopo il pensionamento, l’onere fiscale viene determinato dalle modalità di riscossione dell’avere di cassa pensioni: rendita, capitale o la combinazione di entrambe le opzioni. La rendita viene tassata per intero a vita come reddito; il capitale una tantum e a un’aliquota fiscale più bassa. Questo sarà successivamente soggetto all’imposta sulla sostanza, ma in ogni caso, sul lungo termine, il capitale è la forma fiscalmente più appetibile sul lungo termine. 

Organizzi più risorse previdenziali

Se possibile, esegua riscatti volontari nella sua cassa pensioni. E non manchi di versare contributi nel pilastro 3a. In questo modo migliora la sua previdenza e risparmia sulle imposte. Importante: valuti attentamente la scelta di una soluzione 3a con titoli. Questa rende solitamente di più rispetto al conto 3a.

Chi vuole andare in pensione senza preoccupazioni finanziarie deve informarsi per bene. Ordini lo studio gratuito "Barometro pensionamento 2022". La scheda informativa gratuita "Checklist pianificazione pensionamento" le illustra come colmare per tempo eventuali lacune reddituali. Oppure si rivolga direttamente a un esperto presso la succursale VZ di Lugano.