Cina, scontro tra Byd e Great Wall Motor sulla guerra dei prezzi

1. Giu 2025

PECHINO (awp/ats/ans) - Duro scontro tra Byd e Great Wall Motor, a conferma delle crescenti tensioni tra i colossi dell'auto cinese, a partire dalle e-car, alimentate dall'aspra guerra dei prezzi. La compagnia di Shenzhen ha respinto i recenti commenti allarmistici del presidente di Great Wall Motor, Wei Jianjun, che ha definito il settore "malsano" e citato un caso Evergrande in fieri, il gruppo immobiliare cinese in difficoltà con oltre 300 miliardi di dollari di debiti.

Li Yunfei, direttore generale della divisione Brand e Relazioni pubbliche di Byd, ha replicato venerdì in una lunga dichiarazione sui social, esprimendo confusione e frustrazione per quelle che ha definito "campagne diffamatorie malevoli". La controversia è nata dalle dichiarazioni della scorsa settimana di Wei che ha ipotizzato una "Evergrande dell'industria dell'auto", esistente ma non "esplosa", e ha criticato l'aggravarsi della guerra dei prezzi in Cina, con la conseguente pressione sui margini che colpisce i profitti di case costruttrici e fornitori.

Wei non ha fatto nomi, ma le speculazioni online hanno messo Byd nel mirino, costringendo la compagnia a replicare. Li ha contestato le accuse presentando i dati finanziari comparativi di diverse società automobilistiche globali e nazionali, obiettando che la salute finanziaria complessiva delle principali case cinesi è superiore a quella delle loro controparti straniere, escludendo una "Evergrande dell'industria automobilistica" in Cina.

I marchi mandarini delle quattro ruote hanno avuto una robusta crescita fio a detenere oltre il 60% della quota di mercato nazionale. La Cina è stata anche il maggiore esportatore di automobili al mondo per due anni consecutivi, con molti marchi cinesi, tra cui Byd, Chery e Saic, che hanno avuto successi significativi all'estero. Li ha concluso notando che Byd ha segnalato "prove rilevanti" alle autorità nazionali e intraprenderà azioni legali contro tutte le parti coinvolte in campagne diffamatorie.