Pensionamento

Un nuovo inizio – e non una brutta fine

Spesso, al tramonto della vita professionale, è meglio lavorare meno e demandare a terzi alcune responsabilità. Così la pensa Marlène Honegger, ex capo del personale della Federazione delle cooperative Migros.

Signora Honegger, tempo fa, come capo del personale, ha introdotto la cosiddetta "carriera ad arco": cosa l’ha spinta a questa decisione?

Era tempo di cambiare modo di pensare. Molti ritengono che per una carriera vi sia una sola direzione: verso l’alto. Ciò non è vero e non è al passo con i tempi: oggi bisogna offrire modelli di lavoro flessibili in base all’età.

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Una "carriera ad arco" è più flessibile?

Sì: permette di scalare le marce. Affrancarsi dalle responsabilità, ridurre la percentuale lavorativa e guadagnare meno prima dei 64/65 anni non è una vergogna ma un’opportunità. Questo ancora in molti non l’hanno capito.

Perché è un’opportunità?

Più si resta in forma e motivati, più si guadagna tempo per la famiglia e la vita al di fuori del lavoro. Sono in tanti ad augurarsi, proprio allo scorcio della vita lavorativa, un cambiamento significativo – perché le energie diminuiscono, ci si vuole occupare d’altro o assumere altre responsabilità. Molti hanno paura di ammetterlo: temono per il loro posto di lavoro o la loro posizione, legati appunto alle mansioni svolte da sempre. In realtà, c’è ben poco da temere, perché i datori di lavoro non possono che trarre vantaggio dalle carriere ad arco.

In che modo?

L’esperienza insegna, che sono quelli che riducono gradualmente la propria percentuale lavorativa a scegliere poi di lavorare oltre l’età l’AVS. In questo modo, le imprese possono continuare a contare sulle preziose competenze dei dipendenti più anziani – elemento questo indispensabile, perché in futuro ci sarà ovunque carenza di manodopera specializzata.

Lei ha prima ridotto la sua percentuale lavorativa e poi ha smesso del tutto. In questo modo però la sua rendita si riduce non poco…

Per me è sempre stato molto importante essere indipendente finanziariamente Per questo ci ho pensato cento volte prima di prendere questa decisione. Oggi posso contare sulle prestazioni previdenziali, grazie ai versamenti volontari in cassa pensioni e nel terzo pilastro, effettuati a tempo debito. Inoltre accetto ancora incarichi selezionati. In questo modo resto legata alla vita lavorativa, trasmetto le mie competenze e continuo a guadagnare qualcosa.

Una carriera ad arco è concepita solo per i quadri?

Diciamo che è pragmaticamente più facile per loro adottare tale modello. Ma può funzionare anche per dipendenti che non ricoprono funzioni dirigenziali. Credo fermamente che in molti – consciamente o meno – accarezzano l’idea di un pensionamento anticipato o di un radicale cambiamento di funzione prima di abbandonare la vita lavorativa. Spesso sono proprio queste le persone che possono vantare una buona preparazione.

Il Personaggio

Marlène Honegger, 59 anni, ha studiato psicologia, specializzandosi in psicoterapia non direttiva e gestione aziendale. Dal 2006 al 2018 è stata capo del personale della Federazione delle cooperative Migros; quindi ha gestito la direzione Risorse umane del Gruppo Migros fino al 2019.