Cassa pensioni

Riforma LPP: il Parlamento approva il disegno di legge

La riforma LPP prevede la riduzione dell’aliquota minima di conversione della previdenza professionale obbligatoria, accompagnata da misure compensative per evitare la diminuzione delle rendite. Probabilmente sarà indetto un referendum e il popolo dovrà pronunciarsi sul progetto nel marzo dell'anno prossimo.

Mattia Aspesi
Esperto in previdenza
Pubblicato in data
23 Marzo 2023

Il tira e molla è durato diversi anni, ma ora il dado è tratto: le camere federali hanno approvato la riforma della previdenza professionale. Probabilmente sarà indetto un referendum e il popolo dovrà esprimersi sul progetto a marzo 2024. Se la riforma dovesse superare anche l’ostacolo popolare, i cambiamenti sarebbero significativi:

  • L’aliquota di conversione minima per la parte obbligatoria passerà dall’attuale 6,8 al 6 percento. Pertanto, per ogni 100’000 franchi di capitale di cassa pensioni verranno versati solo 6000 franchi sotto forma di rendita, invece degli attuali 6800 franchi.
  • Una parte della generazione di transizione di 15 classi di età riceverà un indennizzo finanziario per compensare la riduzione dell’aliquota di conversione. A circa la metà di questa generazione saranno garantiti supplementi di rendita. Più elevato è l’avere di cassa pensioni risparmiato, inferiore sarà il supplemento concesso. A partire da un capitale di CP superiore a 441’000 franchi non si avrà diritto ad alcun supplemento.
  • Inoltre, viene revocata la deduzione di coordinamento fissa. Al suo posto sarà assicurato sempre l’80 percento del salario, con la soglia di accesso che dagli attuali 22’050 franchi passa a 19’845 franchi. Queste due misure mirano a garantire una migliore copertura previdenziale a persone che lavorano a tempo parziale o con basso reddito.

Un aspetto è comunque già chiaro: se la riforma dovesse passare attraverso le maglie della votazione popolare, in futuro l’aliquota di conversione sarebbe ulteriormente ridotta. Di conseguenza, una decisione in particolare diventa ancora più importante: cosa fare con l’avere previdenziale al momento del pensionamento?

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