Pensionamento parziale: ritirarsi gradualmente è una buona alternativa
Molti lavoratori vorrebbero smettere di lavorare prima del tempo, ma temono gli elevati costi di un pensionamento anticipato. Il pensionamento parziale è meno costoso e consente di risparmiare sulle imposte e sui contributi AVS.

Dino Giuliani
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Nella maggior parte dei casi, già in caso di pensionamento ordinario le rendite non sono più sufficienti a mantenere il tenore di vita abituale. Il pensionamento anticipato aggrava ulteriormente il problema. Se si lavora meno a lungo e si percepiscono anticipatamente prestazioni di vecchiaia, gli averi di previdenza e le rendite diminuiscono. In caso di pensionamento parziale, invece, la rendita viene ridotta in misura nettamente inferiore.
Molte casse pensioni consentono ai loro assicurati di percepire anticipatamente prestazioni di vecchiaia nell’ambito di un pensionamento parziale. Con l’entrata in vigore delle misure messe a punto dalla riforma AVS (probabilmente nel 2024), l'autorizzazione al pensionamento parziale diventerà obbligatoria per tutte le casse. Un esempio di pensionamento parziale: chi riduce il proprio grado di occupazione dal 100 al 70 per cento al compimento del 60° anno di età può già percepire il 30 per cento del proprio avere di cassa pensioni. La riscossione parziale delle prestazioni di vecchiaia consente di compensare almeno in parte il reddito che viene meno con la riduzione del grado di occupazione.
Condizioni diverse a seconda della cassa pensioni
La fascia d’età per un pensionamento graduale varia oggi, a seconda della cassa pensioni, tra i 58 e i 65/70 anni d'età. Alcune casse pensioni autorizzano il prelievo anticipato solo a partire dai 60 anni d'età. La riduzione del grado di occupazione deve di regola ammontare almeno al 20 o al 30 per cento e tra due fasi di riduzione devono intercorrere almeno 6-12 mesi. Di norma, gli assicurati possono scegliere in ogni fase se chiedere il versamento dell’avere di vecchiaia esigibile o percepirlo sotto forma di rendita.
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Vantaggio fiscale in caso di prelievo del capitale
Un pensionamento graduale può essere vantaggioso anche dal punto di vista fiscale, se si preleva il proprio avere della cassa pensioni sotto forma di capitale anziché di rendita. In caso di più prelievi parziali, in considerazione della progressione, nel complesso sono dovute meno imposte rispetto al prelievo dell’intero capitale in un unico colpo.
Tuttavia, non tutti i cantoni applicano le stesse regole. Nella maggior parte, più di due prelievi sono interpretati come elusione fiscale. Le autorità fiscali sommano tutti i prelievi e li tassano congiuntamente. Alcuni cantoni esigono inoltre che i pensionati parziali cessino completamente l’attività professionale al momento del terzo prelievo e che riscuotano l’avere rimanente in forma di rendita.
A seconda del cantone, tra le fasi di pensionamento parziale deve inoltre trascorrere un periodo compreso tra sei mesi e un anno. Chiarisca anticipatamente con l’ufficio delle contribuzioni come viene trattato fiscalmente il previsto pensionamento parziale.
La riforma AVS contempla il diritto di percepire la rendita di cassa pensioni in più fasi – tre al massimo. Certo, le casse possono consentirne di più. Tuttavia, chi sceglie il capitale o la combinazione tra rendita e capitale potrà suddividere la riscossione in massimo tre fasi.
A prescindere dai vantaggi fiscali, lei non dovrebbe scegliere se riscuotere il suo avere della cassa pensioni interamente, parzialmente o sotto forma di rendita unicamente in base a motivi fiscali. Altrettanto importante è il modo in cui lei finanzierà il suo sostentamento dopo il pensionamento e la copertura finanziaria dei suoi superstiti.
Il pensionamento parziale fa risparmiare anche sui contributi AVS
Colui che cessa gradualmente di lavorare può continuare a costituire un capitale di previdenza grazie all’impiego a tempo parziale e rimane assicurato contro il decesso e l'invalidità fino al pensionamento definitivo. Inoltre, non sono dovuti contributi AVS supplementari, come normalmente accade in caso di pensionamento anticipato completo. In caso di pensionamento parziale continuano a essere dovuti i contributi AVS sul reddito percepito per l'attività a tempo parziale. Di regola, l’obbligo contributivo è già adempiuto con la riduzione del reddito.