Eviti errori nello stipulare la sua prossima ipoteca
Tanti proprietari di immobili sono in preda al nervosismo dopo il forte rialzo dei tassi. Si chiedono se non sia il momento di cambiare la strategia ipotecaria adottata. Ma attenzione: gli errori dettati dalla frenesia possono costare molto per anni.

Raccomandare l’articolo
Per anni, i tassi sono stati così bassi che le ipoteche non costavano praticamente nulla. Negli ultimi mesi, a seguito del rialzo dei tassi da parte della banca centrale, la situazione è decisamente cambiata. Chi in preda al nervosismo decide di stipulare una nuova ipoteca oppure di prorogarne una vigente dovrebbe fiutare le trappole. Ecco gli scenari da analizzare in modo critico.
Cambio di strategia
Il rialzo dei tassi porta tanti proprietari di beni immobili a chiedersi se non sia il momento di rinunciare alle ipoteche del mercato monetario (Saron) per virare verso le ipoteche a tasso fisso, al fine di assicurarsi contro ulteriori aumenti.
Consiglio: è bene valutare più aspetti. Un’ipoteca fissa conviene solo se i tassi aumentano in modo vertiginoso e per lungo tempo. Se, come prospettano gli osservatori di mercato, i tassi tornano a scendere, un’ipoteca fissa costerebbe, fino alla scadenza, molto di più.
Toppo denaro vincolato
Certo, le Saron potrebbero temporaneamente registrare aumenti importanti. Chi ritiene tale scenario troppo incerto dovrebbe vincolare parte del mutuo a tasso fisso: su tale quota i tassi di interesse resteranno gli stessi. Tuttavia: convincere a vincolare somme troppo elevate. Molte banche raccomandano ipoteche a tasso fisso perché su queste guadagnano di più. I costi sono a carico dei clienti: negli ultimi 30 anni, le ipoteche fisse si sono rivelate sempre più costose di quelle del mercato monetario.
Troppe dilazioni
Ripartire una ipoteca a tasso fisso in tranche di durate differenti può essere una buona soluzione. In questo modo, si ridimensiona il rischio di dover rinnovare una intera ipoteca in caso di forte rialzo dei tassi. La dilazione rende tuttavia difficile cambiare banca o rinegoziare le condizioni.
Consiglio: se divide la sua ipoteca, faccia in modo che vi sia un intervallo massimo di due anni tra le durate delle diverse tranche.
Segua l’andamento dei tassi e del mercato ipotecario e riceva preziosi consigli per la sua strategia:
Di primo acchito, le offerte speciali possono sembrare vere e proprie occasioni: in realtà, nella maggior parte dei casi, si rivelano delle esche. Cerchi di capire cosa nascondono. Spesso, le agevolazioni sono circoscritte ai primi due-tre anni oppure vengono applicate solo su una parte del credito.
Alla mercé della banca
Le ipoteche a tasso fisso scadono a una data stabilita al momento del contratto. Alcune banche però esigono comunque una disdetta con almeno sei mesi d’anticipo nel caso in cui si propenda per un altro finanziatore.
Consiglio: meglio organizzare il rifinanziamento almeno un anno prima della scadenza. Così sarà sempre puntuale – che voglia rimborsare l’ipoteca o scegliere un altro finanziatore. Ed evita anche di prendere decisioni sotto pressione per mancanza di tempo.
Vuole evitare di commettere errori? Ordini la scheda informativa gratuita oppure fissi un appuntamento non vincolante presso la succursale VZ a lei più vicina.

