Pensionamento

Andare in pensione in anticipo diventa ancora più difficile

Costi elevati e aumento dei tassi ipotecari sono un fardello per i futuri pensionati. Oggi più che mai bisogna fare bene i conti se si vuole smettere di lavorare prima dell’età AVS ordinaria. 

Dino Giuliani

Esperto in pensionamento
Pubblicato in data
05 Aprile 2023

Andare in pensione prima del tempo è costoso, molto costoso. Poiché il reddito dall’attività lavorativa viene meno prima, si crea una grossa lacuna finanziaria. Molti lavoratori hanno risparmiato per anni per colmare questa lacuna. Attualmente, però, il loro piano potrebbe non andare in porto, perché accumulare la somma necessaria è diventato più difficile: l’inflazione ha fatto aumentare il costo della vita in modo drastico, e quindi resta meno denaro da poter mettere da parte.

Inoltre, i tassi ipotecari sono raddoppiati rispetto a qualche anno fa. Molte banche consigliano ipoteche a tasso fisso. Ora, rinnovare un’ipoteca di questo tipo significa pagare molto di più. Ma quanto in concreto? Ecco un esempio: un uomo di 58 anni vuole andare in pensione anticipata a 63 anni e risparmia proprio a tale scopo. A seguito di inflazione e tassi ipotecari più elevati, deve mettere da parte 6'060 franchi in più all’anno. Ciò significa che dovrà risparmiare mese circa 505 franchi in più per permettersi un pensionamento anticipato a 63 anni (tabella).

 

Cosa fare? Per far tornare i conti, i futuri pensionati dovrebbero valutare come colmare per tempo le lacune reddituali. I risparmi privati come il pilastro 3a, altri risparmi e portafogli con titoli sono gli strumenti più adatti per colmare la futura lacuna di reddito. L’avere del pilastro 3a può, ad esempio, essere riscosso già cinque anni prima dell’età AVS.

Scheda informativa

Il pensionamento anticipato

Un pensionamento anticipato costa: può permetterselo? Lo verifichi leggendo questa scheda informativa. 

Si può anche riscuotere le rendite in anticipo, tuttavia con la conseguenza che saranno inferiori a vita. Chi smette di lavorare all'età di 63 anni rinuncia al 13,6 percento della propria rendita AVS (ad oggi) e spesso a più del 10 percento della rendita erogata dalla propria cassa pensioni – e questo, anno dopo anno.

Molte casse pensioni offrono a chi va in pensione prima di 65 anni una rendita transitoria con cui evitare la riscossione anticipata della rendita AVS. Spesso però questa rendita transitoria deve essere finanziata di tasca propria.

Valutare il pensionamento parziale

In molti casi, il pensionamento parziale può essere la soluzione migliore. Smettere di lavorare gradualmente di solito costa molto meno. La lacuna di reddito è minore e può essere colmata rispetto a un pensionamento anticipato completo più facilmente – solitamente con risparmi, eredità, pilastro 3a o pagamenti da assicurazioni sulla vita. Inoltre, si continua ad accumulare capitale previdenziale e si resta assicurati contro decesso e invalidità. Può convenire anche prelevare l’avere di cassa pensioni e del pilastro 3a in modo scaglionato, il che in genere riduce di molto il proprio onere fiscale.

Scheda informativa

In pensione a tappe

Ridimensionare la propria occupazione per gradi potrebbe essere un'alternativa al pensionamento anticipato. Legga perché. 

Consiglio: interpelli per tempo il suo datore di lavoro. Molti offrono modelli di lavoro flessibili. Chiarisca per tempo i passi importanti da fare. La riforma dell’AVS modifica anche importanti condizioni quadro. In caso di prelievo del capitale o di una combinazione fra rendita e capitale, le casse pensioni consentono al massimo tre tappe. Importante: verifichi anche le conseguenze fiscali nel suo cantone. 

Vuole saperne di più su come rendere possibile un pensionamento anticipato? Ordini la scheda informativa gratuita oppure fissi un appuntamento non vincolante presso la succursale VZ a lei più vicina.